L’Associazione Le Soste ha presentato la sua guida 2025 nella suggestiva Sala Buzzati del Corriere della Sera, celebrando la cucina italiana come simbolo di cultura e innovazione.
Come sempre, Le Soste 2025 non è solo una guida, ma un libro d’arte che raccoglie i migliori ristoranti d’Italia, rappresentando un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza gastronomica di eccellenza.
Un evento che ha messo in luce anche il rinnovamento del Consiglio Direttivo dell’associazione, ora arricchito da tre figure femminili di spicco: Catia Uliassi, Antonia Klugmann e Cristiana Romito. La loro presenza testimonia l’importanza della visione femminile nella ristorazione contemporanea, portando nuove sensibilità e idee che ridefiniscono il panorama della gastronomia italiana.
Le novità della guida Le Soste 2025
A loro si aggiungono 14 nuovi ristoranti associati, tra cui Otto e Mezzo di Hong Kong, tre stelle Michelin, e Art di Singapore, a dimostrazione della continua espansione internazionale di Le Soste.
Durante la presentazione, Paolo Crepet, autore della prefazione del libro, ha riflettuto sul valore del “concetto di sosta” al ristorante, un momento che va oltre il semplice pasto e diventa esperienza culturale: “Portare i bambini in un mercato oggi è come portarli nel mondo,” ha affermato, richiamando l’importanza di tramandare valori culturali e gastronomici, perché “il futuro è fatto anche di passato.” Questo concetto di sosta al ristorante si lega alla visione di Le Soste come simbolo di Cucina, Arte e Cultura, unendo tradizione e innovazione in una prospettiva senza tempo.
Anche Davide Oldani, presidente dell’associazione, ha lanciato un monito sul futuro del settore, parlando della crisi del sistema formativo: “Le scuole alberghiere hanno dimezzato i loro numeri, da oltre 70.000 allievi a 36.000,” un dato allarmante per il ricambio generazionale e la sostenibilità della ristorazione. Questo calo riflette una realtà in cui è sempre più difficile per i giovani avvicinarsi al mondo della cucina professionale.
La guida Le Soste 2025 si propone così come un manifesto della bellezza e della forza della cucina italiana, un’opera che unisce tradizione e modernità, raccontando non solo le storie dei ristoranti, ma anche quelle delle persone che li animano. Le illustrazioni originali di Vanni Cuoghi arricchiscono ogni scheda con tocchi di eleganza, rendendo il volume un oggetto d’arte tascabile.
Oltre a celebrare l’eccellenza italiana, la guida 2025 si impegna a dare un contributo concreto al settore, con quattro premi assegnati a figure di spicco dell’enogastronomia. Ogni nuovo membro dell’associazione porta con sé nuove prospettive e competenze, contribuendo al continuo rinnovamento di Le Soste, che resta fedele alla propria missione di valorizzare la cucina come simbolo di cultura, dialogo e patrimonio condiviso, proiettandosi con fiducia verso il futuro.
a cura di Federico Lorefice
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