L’evaporatore in cucina si usa solitamente per concentrare un liquido, oppure per estrarre da un alimento profumato gli aromi. Un esempio è il riccio di mare: viene fatto evaporare a bassa temperatura, il vapore viene raffreddato attraverso una serpentina di raffreddamento e diventa un liquido aromatico. Un’altra soluzione è la concentrazione, effettuata sempre a bassa temperatura: all’alimento viene estratta l’acqua, concentrandone le sostanze senza la perdita di profumi.
Se non è già abbastanza liquido per sua natura, all’alimento viene aggiunto un solvente per facilitare l’estrazione degli aromi. Oltre all’acqua e all’olio, il solvente più utilizzato è l’alcool etilico, o etanolo che ha anche il vantaggio di agire da conservante dell’estratto finale.
Nelle varie ricette presentate c’è anche il vino, la parte alcolica trasparente è a tutti gli effetti l’alcol. Il vino alla fine del processo estrattivo rimane senza alcol ma con tutti i profumi del vino inalterati.
Tutti i frutti e gli ortaggi che passano nell’evaporatore devono avvicinarsi il più possibile alla loro temperatura di maturazione naturale. Quindi se un pomodoro matura in natura a 35-40°C, a seconda della zona di provenienza, è necessario programmare l’evaporazione a una temperatura non più alta di 40/42°C. Sarà sicuramente un’evaporazione lenta. Alla fine il profumo percepito sarà di un campo di pomodori, magari nell’entroterra del nostro Sud. Al palato sprigionerà il suo intenso sapore come di un pomodoro appena colto dalla pianta e gustato sul posto.
Nella necessità di passare nell’evaporatore ad esempio un fondo di carne, una bisque o comunque degli alimenti che non sono stati ridotti sul fuoco, c’è da tenere presente la temperatura di evaporazione. Un fondo di vitello fatto girare a 50°C, 170 giri/minuto per 100 minuti, risulterà ridotto e molto profumato. Al momento di nappare un piatto, la salsa non andrà fatta bollire ma tenuta alla temperatura costante di 50°C, diversamente perderà i profumi e l’intera procedura all’evaporatore sarà stata inutile.
© Foto: Manuela Vanni
Tratto da “Salse” di Daniel Facen – Vuoi scoprire di più sul libro? Qui trovi tutte le informazioni
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere