Lo chef stellato Alessandro Negrini, del ristorante Il Luogo di Aimo e Nadia di Milano, è stato ospite d'onore all’evento di FORAGING che si è svolto lungo il sentiero che porta da Chiareggio al RIFUGIO LONGONI.
Caspoggio in Valmalenco è un piccolo paese della Valtellina che ha dato i natali ad Alessandro Negrini, classe 1978, chef oggi con due stelle Michelin nel carniere e ormai di adozione milanese. Per un week end, però, è tornato alla sua terra in veste ufficiale per dare maggiore sprint all’iniziativa turistica “Caspoggio 3 day”, come ospite di onore all’evento di FORAGING che si è svolto lungo il sentiero che porta da Chiareggio al RIFUGIO LONGONI.
Foraging, ovvero imparare a riconoscere le erbe commestibili, raccoglierle in maniera sostenibile e consumarle con gusto e in sicurezza. Alessandro Negrini, in questa piccola avventura tra boschi e sentieri, si è fatto affiancare da Valeria Margherita Mosca, chef, forager e direttrice dal 2010 dI Wooding Wild Food Lab: una vera esperta raccoglitrice che ha intrattenuto i partecipanti all’evento con tante tappe lungo il percorso per insegnare quali e quante erbe raccogliere. Scopo di queste tappe era anche fare rifornimento di “cibo” per il pranzo che, poi, Chef Negrini avrebbe preparato al rifugio sempre insieme a Valeria.
Perché il foraging è sostenibile? La risposta l’ha data Valeria, spiegando come la natura spesso ci doni abbondanza di erbe spontanee, la cui raccolta, se fatta nel rispetto delle specie, contribuisce a mantenere in buona salute l’habitat stesso in cui crescono. Quindi una raccolta intelligente non è certo intensiva, ma progressiva. Si raccoglie di più dove c’è abbondanza, non si raccoglie dove il prodotto della natura scarseggia. E soprattutto si raccoglie solo se si è certi della commestibilità. Per questo esistono corsi di foraging, per acquisire competenza.
Raggiunto il Rifugio Longoni protagonista è stato poi Chef Negrini che ha preparato due piatti usando le erbe raccolte. Un antipasto con polenta, bitto e fiori edibili e a seguire uno spaghetto con crema di pomodorini e germogli di abete rosso. Piatti preparati nella cucina del rifugio, al volo, ma con il tocco professionale dello chef che, con Fabio Pisani, Stefania Moroni, ogni giorno stupisce gli avventori nel Luogo di Aimo e Nadia, storico ristorante milanese.
L’iniziativa è piaciuta ai partecipanti ma anche ad Alessandro Negrini che ha seguito sempre con molta attenzioni di Valeria sia nella fase di raccolta sia in quella di preparazione dei piatti. Non ci sarebbe dunqu da stupirsi se presto nella proposta culinaria di Negrini spuntasse qualche preparazione con erbe spontanee, che sono nel DNA delle sue origini valtellinesi.
Foto e Testi di : Renato Dainotto
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