Mi ha sempre affascinato questo palazzo del ‘400, con la vecchia mescita di vini a pochi passi dal Teatro Municipale, dal quale una volta, finito lo spettacolo, la gente arrivava per discutere e fare commenti su opere e cantanti. Il posto si chiamava allora Bottiglieria del Teatro. Oggi la mia Osteria offre quaranta coperti comodamente collocati in tre sale. C’è anche la taverna dove trovano posto fino a sessanta persone per degustazioni, meeting e banchetti. Ho fatto restaurare e arredare i locali in modo da non collocare la Storia in un museo, ma farne qualcosa che arricchisce le ore passate qui. Un ponte tra storia e presente: la dimensione temporale della buona cucina. Ma l’ospitalità no, quella vive fuori dal tempo, di cui si vorrebbe sospendere il corso
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