Si beve sake all’ombra della Madonnina. E pure in cascina. Per l’esattezza a Cascina Cuccagna, dove la bevanda cult giapponese, figlia della fermentazione del riso, fa il suo ingresso ufficiale domenica e lunedì 9 e 10 ottobre, in occasione della terza edizione del Milano Sake Festival.
E così, domenica, dalle 11 alle 19.30, il pubblico può entrare, sorseggiare, conoscere e degustare il sake, grazie un banco d’assaggio con oltre cento etichette, nonché a una serie di seminari e workshop ad alto tasso di approfondimento e abbinamento. Lunedì, invece, dalle 11 alle 17, la giornata è dedicata al mondo dei professionisti come bartender, sommelier, ristoratori e distributori. Per un incontro ravvicinato con i segreti, le virtù e i rituali di servizio del pregiato vino di riso. Tanto iscriversi è semplice, sia per gli operatori del settore che per gli appassionati. Il cui ingresso richiede il versamento della quota associativa annua (di 15 euro) a La Via del Sake, il giorno stesso dell’evento oppure online. E in quest’ultimo caso si può pure ritirare una copia omaggio del volume I Sapori del Tohoku, libro che guida in un viaggio nella regione che sta a est del Giappone. Fra ricette (anche di chef stellati), alimenti, aneddoti e curiosità da prender con le bacchette.
Ma non finisce qui. E la manifestazione sake addicted allaga la città e si diffonde lungo tutta la settimana. Ecco allora che al Vinodromo, lunedì 3 ottobre, ostriche, parmigiano reggiano e prosciutto di Parma sposano tre sake giunti per la prima volta in Italia, per una serata “umami”; martedì 4 ottobre il Bento ospita sake, music & design, per un mix d’arte e artigianalità; e mercoledì 5 ottobre, da Kiyo, vanno in scena il mito di Yonago e i sapori dell’autunno nipponico. Giovedì 6 ottobre, sono invece ben tre gli eventi in programma: quello gourmet fra un poker di sake d’eccellenza e la cucina dello chef Wicky Priyan; quello glamour della Japan Sake Cocktail Night (davanti al locale Shiro) e quella più rock, che inaugura il Sake Bar del Void al Rocket. E se venerdì 7 ottobre si tiene un ricevimento (su invito) presso il console del Giappone, sabato 8 ottobre, a Cascina Cuccagna, si alza il sipario su un corso base sul sake (suggellato da un certificato di valore internazionale) e a cena prende forma un gala dinner firmato dallo chef resident Nicola Cavallaro. Pronto a celebrare il connubio fra sake e cucina a chilometro vero.
“Il mio sogno è quello di trasformare l’evento in un festival del buon bere giapponese”, dichiara Marco Massarotto, presidente dell’associazione La Via del Sake. Del resto, non di solo sake vive il Sol Levante. Ma pure di shochu, birra, whisky e gin.
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