Divulgare e promuovere la cultura, la storia e la tradizione veneta del gelato - che ha avuto inizio alla metà del 1800 con l’emigrazione dei gelatieri delle vallate venete – e valorizzare e promuovere le attività di gelateria, espressione della tradizione veneta del gelato, che operano sia in Italia sia all’estero sono gli obiettivi della neonata associazione Gelato Veneto
Su chi abbia effettivamente inventato il gelato (Cinesi, Arabi?) è difficile avere certezze. Quello che invece è sicuro è il grande ruolo avuto dai gelatieri veneti, in particolare delle vallate bellunesi del Cadore e dello Zoldano, nella diffusione e sviluppo dell’attività di gelateria nelle diverse città italiane, nei Paesi del centro Europa ed anche oltre Oceano.
La terra di origine ha sempre assunto un grande valore e sinonimo di buon gelato, tanto è vero che, ancora oggi, la gran parte delle gelaterie italiane all’estero richiamano nelle loro insegne i nomi che indicano inequivocabilmente la provenienza geografica, con riferimenti alle montagne di casa, le Dolomiti, o alla più internazionalmente nota Venezia.
Tutto ciò rappresenta un patrimonio storico e culturale che va riconosciuto e salvaguardato. Con questo obiettivo è nata l’associazione “Gelato Veneto” che punta anche a promuovere le attività di gelateria espressione della tradizione veneta del gelato che operano sia in Italia sia all’estero. La costituzione è avvenuta a inizio agosto a Caorle, anche a seguito dei contatti avviati da qualche tempo nelle sedi competenti per approfondire le possibilità e le strade da percorrere per raggiungere l’obiettivo del riconoscimento ufficiale del lavoro dei gelatieri veneti – espressione e sintesi di una cultura materiale e immateriale – negli inventari del Ministero dei Beni Culturali dove nessun elemento legato al gelato è mai stato inserito.
Ma al di là dell’aspetto culturale c’è, come dicevamo, anche il preciso obiettivo di promozione delle gelaterie venete che, di fronte alla proposta di gelati dai gusti sempre più standardizzati, sono tuttora interpreti di metodi di preparazione del gelato con modalità tradizionali tipiche proprio della scuola veneta. A questo proposito, come sta avvenendo in alcune regioni, tra le prime iniziative sarà avanzata una proposta alla Regione Veneto affinché attraverso un’apposita legge tuteli e promuova la produzione con metodi tradizionali del gelato, anche con l’intento di valorizzare l’intera filiera di produzione che vede proprio nelle eccellenze agroalimentari del territorio veneto un elemento di qualificazione primaria del prodotto.
Questi i dieci soci fondatori che si sono riuniti lo scorso 1 agosto a Caorle: Fausto Bortolot, Federico Bortolot, Stephane Buosi, Mauro Crivellaro, Giorgio De Pellegrin, Paolo Garna, Renzo Ongaro, Vittorio Pasquetti, Andrea Reato e Riccardo Simonetti. L’incarico di coordinare i lavori dell’associazione nella fase di avvio sono stati affidati a Paolo Garna, già direttore della fiera di Longarone e promotore di diverse iniziative nel mondo del gelato, mentre vice presidenti sono stati nominati i gelatieri Renzo Ongaro e Staphane Buosi. La sede di “Gelato Veneto” è a Sedico (BL) presso il Centro Consorzi.
a cura di a cura di Claudio Colombo
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