Caffè. Nero, bollente, suadente. Ma anche tiepido, freddo, lungo, ristretto, leggero, intenso, morbido, audace. Pronto a svelare il suo lato più dolce o più deciso, più acido o più amaro. Per sedurre occhi e palato. Infinite sono le sfumature della celebre e nera bevanda. Ma variegati sono pure gli utilizzi che se ne possono fare. A dar prova della sartorialità in noir? Un Atelier firmato Nespresso, pensato su misura per coinvolgere una serie di chef in sperimentazioni ad alto tasso di caffeina creativa.
E così il caffè esce dalla tazzina, per divenire ingrediente e ispirazione. Oppure entra in calici studiati ad hoc (da Riedel) per essere abbinati a pietanze dalla personalità estroversa. Ricette coraggiose, orgogliose di presentarsi al pubblico di appassionati grazie alle Nespresso Gourmet Weeks, in programma dall’1 al 9 ottobre in una serie di ristoranti d’autore. La mission? Rendere omaggio a tutte le espressioni dell’espresso (anzi, dei Grand Cru Nespresso) in menu limited edition firmati da sette grandi chef stellati e da un pizzaiolo di fama internazionale.
Ecco allora che Marcello Trentini del torinese Magorabin prepara agnello, nocciola e clorofilla, in tandem col Ristretto Origin India, nonché un pane al lievito madre ed Espresso Origin Brazil. Che invece Renato Bosco della veronese Saporè sposa con mozzarella di pane, burrata alla pugliese e zucca all’amaretto. Intanto, Andrea Ribaldone de I Due Buoi alessandrini mette a punto un maiale dei Colli Tortonesi con cavolfiore e polvere di caffè (Lungo Origin Guatemala), accompagnando un Rosabaya de Colombia con un risotto alle spezie “ricordo di un viaggio impossibile”. Per vagabondare fra profumi vicini e lontani.
E Marco Parizzi? Nella sua dimora di Parma cucina caserecci al ragù di manzo e salsa al Marsala mantecati al fegato grasso, per poi farli incontrare con l’Arpeggio Decaffeinato. E se Cristina Bowerman, nella sua romana Glass Hostaria, propone bottoncini ai ricci e salsa cacio e pepe affumicato con Ristretto Origin India, Alessandro Negrini e Fabio Pisani de Il Luogo di Aimo e Nadia di Milano si cimentano in un’anatra di Miroglio al leggero fumo di zucchero di canna e spezie, per farla dialogare con l’Indriya from India. Che Davide Scabin del Combal.Zero di Rivoli fa arditamente dialogare col piccione alla mugnaia, lumache al verde e cavolo cinese. Non dimenticando il dentice marinato con trota affumicata e insalata alla senape. Ideale in compagnia del Bukeela ka Ethiopia.
Partecipare è semplice. E sul sito ufficiale si possono visionare anche tutti i menu d’autore, con tanto di abbinamenti di vini e caffè.
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