Una delle domande più frequenti che aziende, piccoli e grandi ristoratori si stanno ponendo dopo la fase più dura dell’emergenza Covid-19 è “come faccio a garantire la sicurezza ai miei clienti e ai miei dipendenti”?

La domanda ovviamente si moltiplica nell’avvio di una incerta Fase 2 e di una ancora più incerta Fase 3, che dovrebbe garantire una ripresa della libera circolazione, un nuovo modo di ripensare l’economia e una diversa modalità di frequentazione di luoghi pubblici come grandi catene, negozi, bar e ristoranti.

I processi di sanificazione dell’ambiente e degli oggetti, le accortezze sul distanziamento sociale sono solo una parte dei provvedimenti per garantire la salute del personale nei luoghi di lavoro e del cliente finale, ma le persone?
Da una start up dell’imprenditore bergamasco Giuliano Regonesi, la Istanbul Investment Group, con sede in Turchia, arriva una rivoluzionaria tecnologia di sanificazione, NOOR, che utilizza i principi di disinfezione germicida UV per la sanificazione ad utilizzo “umano”, sfruttando, appunto, i principi dei raggi ultravioletti. Ne parliamo con Enrico Corbani, business developer, consulente commerciale per Istanbul Investment Group LTD e referente per le vendite in Italia.

Come si usa NOOR?
Esattamente come un metal detector, una cabina in cui si entra, si sta per circa 25 secondi, e si esce “sanificati” grazie a una particolare frequenza di raggi UV-C non dannosa per l’uomo. In Spagna, la catena di supermercati Mercadones ha appena firmato un contratto di fornitura per inserire delle cabine multiple ai loro ingressi, in modo da garantire il massimo della sicurezza alla clientela. Ogni macchina si può ovviamente modulare sulle esigenze di ogni realtà, sia a livello di design, sia a livello di optional. Può segnalare se una persona indossa o meno la mascherina, se qualcuno ha la temperatura alterata o meno, e richiamare l’attenzione su un eventuale soggetto a rischio.

Qual è il principio del funzionamento di Noor?
Il principio è semplice, da oltre un secolo i raggi UV-C sono riconosciuti come battericidi. Già nel 1903 Niels Finsen fu insignito del Premio Nobel per la Medicina e Fisiologia per il suo trattamento della tubercolosi con la luce UV-C. Negli anni, poi, si è preferito seguire e sviluppare la strada degli antibiotici, poco costosi e alla portata di tutti, ma gli UV-C rappresentano una valida e certificata alternativa. Anche la Columbia University ha recentemente pubblicato uno studio, testando l’efficacia dei raggi UVC come scudo contro virus e batteri. Precedo la domanda – doverosa – “se sono dannosi per la salute” e la risposta è no, le frequenze su cui agisce NOOR si attestano fra quelle non cancerogene.

Ci sono limiti di utilizzo?
Uno studio conferma che una persona dovrebbe esporsi per oltre 5000 ore a questo tipo di raggi prima di sviluppare il 30% di possibilità di avere una problematica sulla pelle. Inoltre NOOR agisce sullo strato più esterno dell’epidermide – ovvero le cellule morte – quindi sì, possiamo affermare che NOOR è sicuro nell’utilizzo. Pensiamo per esempio a un fattorino, che entra e esce molteplici volte da uno stabile, può essere tranquillamente esposto più volte alla “sanificazione”.

Qual è la frequenza UV-C utilizzata nella cabina?
I raggi ultravioletti sono onde elettromagnetiche che hanno un forte effetto germicida e presentano la loro massima efficacia in corrispondenza delle lunghezze d’onda di 207-265 nm. Le apparecchiature NOOR Technology estendono inoltre la loro efficacia a batteri, virus, spore, funghi, muffe ed acari grazie all’effetto distruttivo esercitato dalle radiazioni UV-C sul loro DNA.

Quindi Noor non è funzionale solo per annullare la carica virale di Covid-19…
No, Noor elimina anche Ebola, tubercolosi e altre tipologie di virus respiratori. Purtroppo non sarà l’unica emergenza che ci troveremo ad affrontare e questo sistema consente di tutelare clientela e lavoratori, dalle piccole imprese alle grandi aziende. Pensiamo a quello che è successo dopo l’11 settembre, si sono innescate delle procedure di sicurezza che ora rientrano nella normalità, anzi, che se non ci sono danno una sensazione di mancata sicurezza. Lo stesso avverrà – e in parte è già avvenuto – con le nuove procedure di sanificazione e protezione personale.Diversi sono a oggi le organizzazioni mondiali che consigliano l’uso dei raggi UV-C come WHO, EPA, CDC; ASHARAE, per la disinfezione di acqua, ambienti e sistemi di aria condizionata, e sono già largamente utilizzati in industrie alimentari e farmaceutiche, strutture ospedaliere.

Qual è la differenza fra il principio di azione di Noor e i disinfettanti chimici?
Gli apparecchi a raggi UV-C possono essere installati su ambienti e macchinari ed essere programmati per mantenere lo stesso grado di disinfezione giorno e notte, al contrario disinfettanti chimici svolgono la loro azione con la massima efficacia solo al momento del loro uso. NOOR inoltre non ha praticamente costi si manutenzione, se non per il normale ricambio delle lampade, ovviamente per tutte le domande più specifiche possono rivolgersi alla nostra mail dedicata [email protected].

Come è possibile valutare l’efficacia di questo sistema?
L’efficacia dei sistemi di disinfezione è facilmente riscontrabile attraverso l’analisi microbiologica o semplici tamponi che permettono di individuare la presenza di microrganismi sulle superfici interessate dal test. Tuttavia per verificare con esattezza la quantità di carica microbica presente su di una superficie, in aria ed in acqua prima e dopo del trattamento è necessario affidarsi ai test di laboratorio come quelli dall’HACCP. Siamo certi dell’efficacia e della sicurezza del nostro prodotto e siamo sicuri che aprirà la via a un nuovo modo di garantire la sicurezza personale.

L’immagine di apertura è di Gerd Altman da Pixabay