Con pancetta croccante su crema di pecorino e pepe nero; con battuto di cipolla rossa in agro, menta e pomodoro fresco; con peperoni e ricotta affumicata; persino gluten free e in versione dessert, con sorbetto di cime di rapa e crumble di acciughe. Si vestono di mille sapori e colori le orecchiette, pasta-vessillo della bella Puglia. Una specialità che assurge ad assoluta protagonista il 17 e il 18 agosto a Grottaglie, in terra tarantina.
E così, la città celebre per le sue ceramiche ospita una kermesse dal nome Orecchiette nelle ’nchiosce, i bianchi vicoletti del centro storico. Che nella due giorni divengono palcoscenico per una magnifica dozzina di chef, pronti a rilegger la tipicità con un pizzico di vivace creatività. Qualche nome? Raffaele Casale de Le Lampare al Fortino di Trani, Antonio Di Nunno dell'omonima Locanda di Canosa di Puglia, Francesco Nacci del Botrus di Ceglie Messapica, Gianfranco Palmisano di Gaonas – Officine del Gusto di Martina Franca e Domingo Schingaro, executive chef a Borgo Egnazia, in quel di Savelletri di Fasano. Mentre dodici cantine (da Due Palme a Pietraventosa, passando per Tormaresca e Ognissole) propongono le loro radiose etichette, e il Piccolo Birrificio Indipendente Decimoprimo sorprende il palato con le sue birre artigianali, non pastorizzate, non filtrate, rifermentate e affinate in bottiglia o in fusto.
E per imparare a fare le orecchiette? Voilà due laboratori per mettere le mani in pasta e per realizzare le conserve fatte in casa, secondo la tradizione regionale. Intanto la musica fa sentire il suo battito, all’interno della cassa armonica. Fiera di ospitare un gruppo salentino quale la Banda Adriatica, nonché un ensemble di musicisti di Calitri come la Banda della Posta, nota per le collaborazioni con Vinicio Capossela e per il suo energico repertorio, fatto di polke, mazurke, tango e tarantella.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere