Intervista a Sonia Pilla di Sonia Design, designer esperta di packaging e moglie di Dario Loison.
Design creativa e prolifica, Sonia Pilla è la moglie del noto pasticcere Dario Loison. Suoi sono i celeberrimi packaging del brand ma si occupa anche di tanto altro.
Ecco i suoi suggerimenti per chi si occupa delle confezioni in pasticceria, con un consiglio in particolare per questa Pasqua.
Quando e come nasce Sonia Design?
Ho cominciato in questo settore a metà degli anni Novanta, semplicemente per dare un aiuto a mio marito, Dario Loison, quando nessuno credeva che nel settore alimentare si potesse dare una visione e un aspetto curato all’imballaggio, tanto importante quanto il suo contenuto. Allora era normale concentrasi sul prodotto e non sul packaging, che passava in secondo piano. Non erano previsti investimenti in questo ambito.
Qual è il processo creativo che la porta a realizzare un packaging o un oggetto?
La sensibilità è la chiave che apre le porte alla mia creatività. È come una lente speciale che mi permette di cogliere la bellezza e l’unicità del mondo che mi circonda, anche nelle cose più semplici e quotidiane. Un piccolo dettaglio attinto da un ricordo, come ad esempio un delicato intarsio sulla testata di un letto antico, può germogliare e svilupparsi in una confezione ricca e complessa.
Ciò che realizzo con il packaging, quindi, è l’espressione del mio mondo, lo esprimo così e lo faccio col cuore.
C’è qualcuno in particolare che la affianca in questo progetto?
Ho un team di eccellenti professionisti che mi affiancano nello sviluppo dei progetti.
Creatività e funzionalità: qual è il giusto equilibrio?
Come possiamo ottenere un risultato armonioso? Sicuramente possiamo raggiungere un equilibrio quando nessun elemento prevale sull’altro: un packaging efficace non solo deve attrarre ed essere funzionale, ma deve anche essere progettato per durare nel tempo e avere un secondo destino. Fin da bambina, sono cresciuta con il principio che “non si deve buttare via niente”, una lezione che mi ha insegnato il valore delle cose e la bellezza del riuso. Per questo motivo, ho deciso di realizzare confezioni che non solo siano belle e curate, ma anche funzionali e riutilizzabili. La carta che le avvolge, infatti, può essere impiegata per ricoprire libri, foderare cassetti o dare vita a nuovi progetti creativi. Le scatole, invece, si trasformano in graziosi contenitori per riporre oggetti di vario genere. Anche il pendaglio con la “L”, simbolo del brand Loison, può essere sganciato e riutilizzato come charm.
Funzionalità significa anche arrivare all’obiettivo: vendere il prodotto. Quanto il packaging incide sulla vendita di un prodotto alimentare?
Il mio ruolo in Loison è quello di creare, non vendere. È però chiaro che devo operare all’interno di budget e fasce di prezzo ben definite, ma questo non limita la mia creatività. Non posso comunque permettere al costo del packaging di squilibrare il valore del prodotto contenuto, quindi devo essere ingegnosa nel trovare soluzioni creative che siano anche economicamente sostenibili ed è l’eterna lotta nel trovare un misura tra il “fare qualcosa di bello” e lo “stare dentro al budget”.
Quanto il packaging incide sulla vendita di un prodotto alimentare?
Il packaging gioca oggi un ruolo fondamentale nella vendita di un prodotto alimentare, influenzando la scelta del consumatore anche fino al 90%. Il consumatore, non potendo conoscere direttamente il prodotto in sé, si basa sul packaging per la sua valutazione iniziale. Una confezione attraente e informativa genera aspettative positive su ciò che contiene. Se poi il prodotto ne è all’altezza, il consumatore sarà sicuramente più propenso ad acquistarlo nuovamente.
Che consiglio può dare ai professionisti per questa Pasqua?
Posso suggerire ai professionisti del packaging di aprire gli occhi al mondo e osservare con attenzione le forme, i colori e i materiali utilizzati nella moda, nell’architettura, nell’arte e nella natura. Lasciatevi ispirare da queste diverse forme di espressione per comunicare la vostra unicità.
a cura di Simone Zeni
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