Conosciuto anche come "ciopa ferrarese", con la sua forma inconfondibile è un prodotto fondamentale della tradizione culinaria di Ferrara.
Il pane ferrarese è apprezzato non solo per il suo sapore, ma anche per la sua forma caratteristica e la consistenza.
Non sempre facile da trovare fuori regione, nasconde una storia ricca ad accompagnarlo.
La storia del pane ferrarese
Le origini di questo pane, conosciuto non solo “ciopa” ma anche come “coppia” o “crocetta”, risalgono al periodo rinascimentale, quando la città di Ferrara era sotto il dominio della famiglia d’Este. Si racconta che sia stato proprio alla corte estense che questo pane abbia preso la sua forma distintiva, grazie all’inventiva dei fornai locali desiderosi di creare un prodotto che fosse non solo gustoso, ma anche esteticamente piacevole, unico.
Una delle prime menzioni storiche del pane ferrarese risale al 1536, quando Cristoforo da Messisbugo, un celebre cuoco della corte estense, ne descrisse la preparazione in un suo trattato culinario. Da allora, questo pane ha continuato a essere un simbolo della cucina ferrarese ed emiliana in generale, tramandato di generazione in generazione.
Curiosità sul pane ferrarese
– Forma unica. Il pane ferrarese si distingue per la sua forma a spirale o a “coppia”, ottenuta arrotolando l’impasto su se stesso. Questa forma particolare non è solo esteticamente gradevole, ma consente anche una cottura uniforme, garantendo una crosta croccante e un interno soffice.
– Patrimonio dell’umanità. Il pane ferrarese è stato riconosciuto come parte del patrimonio gastronomico dell’umanità, grazie alla sua storia e alla sua importanza culturale.
– Ingredienti semplici. Nonostante la sua fama, il pane ferrarese è preparato con ingredienti semplici come farina, acqua, lievito e sale. La qualità degli ingredienti e il processo di lavorazione sono ciò che conferisce a questo pane il suo sapore inconfondibile.
Come gustare il pane ferrarese
Il pane ferrarese è molto versatile. È perfetto per accompagnare i salumi e i formaggi tipici della regione, come la mortadella di Bologna e il Parmigiano Reggiano.
Inoltre, grazie alla sua croccantezza, è ideale da mangiare accanto a sughi ricchi e saporiti e pietanze ferraresi, anche se non sempre risulta comodo fare la “scarpetta”.
La ricetta tradizionale
La preparazione del pane ferrarese segue una ricetta tradizionale che richiede tempo e attenzione. L’impasto viene lavorato a mano e lasciato lievitare per ottenere la giusta consistenza.
Successivamente, viene modellato nella sua caratteristica forma a spirale e cotto fino a raggiungere una perfetta doratura.
In apertura: Adobe Stock
a cura di SZ
Idee di pane
Ugo Bassignani
Un libro per tutti, per chi ha voglia di sperimentare e per chi è alla ricerca di nuove idee. Per chi ama il lavoro in panificio e per chi cerca metodi e logiche di ottimizzazione e organizzazione del lavoro. Tra tecnica e fantasia, ecco la formula di Ugo Bassignani, fornaio brianzolo sempre pronto a mettersi in gioco. Tantissime idee creative, di forme, colori, tagli e sapori per una panificazione innovativa.
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