Termina questa edizione speciale di "Panettone Senza Confini" con la vittoria di una pasticceria siciliana. Il che testimonia come ormai il dolce lievitato più famoso al mondo sia un simbolo per l'Italia intera. L'appuntamento è al 2022; noi ci saremo.
(I vincitori premiati da Paolo Benini, comandante di Costa Smeralda)
Un panettone che conquista i sensi
Il riconoscimento “Panettone Senza Confini”
Dopo Alfonso Pepe nel 2019 – compianto maestro e accademico di primo livello – e Achille Zoia nel 2020 – padre del “panettone moderno” secondo il Gambero Rosso – non poteva che andare a Iginio Massari il terzo Riconoscimento della manifestazione. Il premio è stato assegnato per le grandi doti del “maestro dei maestri”: un professionista dirompente, poliedrico e un affabulatore in grado di susictare emozioni grazie alla sua grande maestria nell’universo del dolce.
Numeri e curiosità su “Panettone Senza Confini”
1. Durante la crociera su Costa Smeralda, il maestro gelatiere Eugenio Morrone ha prodotto 40 kg di velato alla vaniglia e due tornate di gelato al panettone, rispettivamente da 38 e da oltre 50 kg (questi ultimi in diretta durante la finale).
2. Ogni maestro coinvolto nell’evento ha ricevuto una medaglia di riconoscimento per la partecipazione (ne abbiamo una anche noi!), consegnata nella cerimonia finale dagli sponsor che hanno supportato il progetto intero: Artecarta, Bravo, Cesarin, Circuito, Maniva, Molino Dallagiovanna, Pomati, Polin, Vaniglia Gourmet, oltre ovviamente a Costa Crociere.
3. “Panettone Senza Cofini” è una manifestazione davvero buona: fin dal suo esordio, infatti, buona parte del ricavato degli sponsor viene destinato all’Associazione Starterprius, che si occupa della scolarizzazione dei bambini siriani.
4. Molti panettoni arrivati alla selezione del 19 settembre sono stati esclusi per le pessime condizioni in cui ci sono arrivati, che non hanno permesso alcuna valutazione.
5. Solo 8 dei 49 iscritti al conorso hanno chiesto il giudizio della giuria tecnica per capire e crescere. «C’è chi non si presenta per paura – dice Fausto Morabito, organizzatore di “Panettone Senza Confini” – chi si presenta per vincere e chi si presenta per crescere. I miei preferiti sono questi ultimi».
6. Circa metà degli iscritti al concorso proveniva dalla Campania.
7. Per la prima volta hanno parteciato anche le donne, arrivate tutte in finale tranne una.
8. Francesco Cento, rappresentate Polin – ha condiviso una notizia del 2020 data dal Sole 24 Ore: il panettone artigianale, nel 2020 ha superato per fatturato quello industriale. Ovvero, il movimento della tradizione del panettone ha portato ad un traguardo socio economico importante per tutto il Paese. Dice Cento: «Il merito di questo risultato è anche, e soprattutto, delle manifestazioni con questa e del libro “Cresci“, che come abbiamo visto è stato un caposaldo della lievitazione internazionale».
9. Il maestro Paco Torreblanca è un purista del panettone tradizionale: «In Spagna la vendita maggiore è del panettone glassato, ma io sono un fan di quello scarpato. Gli italiani dovrebbero riscoprire la tradizione e non aver paura di proporre un panettone tradizionale “puro”, come disciplinare comanda».
10. Nelle scorse edizioni, un pasticcere si è presentato due volte; la prima non ha vinto nulla. La seconda ha vinto 5 premi su 6, poi è passato in giuria. Il suo nome è Vincenzo Tiri, oggi uno dei migliori lievitisti d’Italia.
a cura di Alessandra Sogni
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