È uscito solo da qualche settimana ma sta già facendo molto parlare di sé, il nuovo libro di Vincenzo Tiri sul panettone tutto l’anno.

Originale, ben dettagliato e ricco di proposte e suggerimenti per l’utilizzo del panettone dalla primavera all’autunno, dalla colazione al dopocena, è davvero imperdibile per ogni appassionato del dolce lievitato più amato al mondo.

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La parola all’autore Vincenzo Tiri

«Ho sempre pensato che un libro avesse dignità solo quando fosse in grado in qualche modo di arricchirti, di darti contenuti interessanti, di apportare nella vita di chi lo legge informazioni che saranno poi alla base di futuri approfondimenti. Mi sono ritrovato a scrivere, riscrivere, leggere e rileggere queste pagine, una volta finita la prima stesura, e poi di nuovo, poco prima di andare in stampa. È in quel momento che ho provato a mettermi nei panni di chi questa carriera sta per iniziarla, mi sono ricordato di come ci si sentiva, quante insicurezze, quanta indecisione nei gesti, nelle scelte, nell’azzardo. Avrei voluto avere tra le mani un testo come questo, che mi liberasse fin da subito da certe costrizioni che relegano un prodotto ad una tradizione, convinzioni che circoscrivono un lievitato tra i margini di una ricorrenza, che lo comprimono in un pregiudizio. Amate etichette!».

Vincenzo ha sempre cercato, fin da giovane, qualcosa di nuovo in pasticceria, cercando di definire e di codificare un suo linguaggio: «Volevo fortemente essere originale, a volte forzatamente innovativo», spiega, «dovevo crescere, come tutti, ma volevo inoltrarmi dove nessuno si era ancora spinto».

«Sognavo di essere un pasticcere diverso dagli altri…»

Un libro scritto un po’ per se stesso, o meglio per il Vincenzo del passato, per il giovane pasticcere che poi rappresenta appunto tutti coloro, giovani o meno, che sentono dentro quella pulsione quotidiana di osare, la propensione alla sperimentazione, a creare, a studiare, a innovare, a non sedersi sulle proprie convinzioni. Mai. È dello scambio, del tentativo e dell’errore che si nutre l’innovazione. Non solo a livello di ricette ma anche dal punto di vista umano. Che poi parte tutto da lì.

Prosegue l’autore: «Questo libro è dedicato a un pubblico di ristoratori, di chef e di pasticceri, ai tecnici che attraverso la ristorazione vogliono crescere e far progredire la propria idea di cucina grazie a conoscenze non convenzionali e che abbiano voglia di imparare a ragionare fuori dagli schemi. Ma è pensato anche per un pubblico di non professionisti, che si sentono felici quando sono tra i fornelli, felici di dar sfogo alla creatività, che abbiano amore per la pasticceria e che si impegnino a rinverdire costantemente quel sentimento. Perché, come in una relazione di coppia, anche il rapporto con la cucina, lo zucchero, la farina, il lievito è qualcosa che va coltivato e che deve sfuggire alla routine. E alle volte anche alle logiche comuni».

Panettoneria: tutte le forme del panettone

Panettone e Panettoneria è il libro giusto per chi vuole scoprire questo grande lievitato sotto nuove forme, sapori e profumi. È fortemente consigliato a chi odia le regole rigide della pasticceria tradizionale, a chi mette sempre un pizzico di estro in tutto quello che fa e a chi, libero da paletti, ha il coraggio di abbracciare sempre nuovi punti di vista.

Perché come scrisse Marcel Proust: “un vero viaggio non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi”.

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