Inizia il viaggio con il sommelier Daniele Sottile attraverso i più intriganti territori italiani e le etichette da non perdere.
Una storia che inizia circa 5000 anni fa, quella lega il vino a Pantelleria.
Nei secoli, qui Greci e Fenici si sono susseguiti e grazie a questi ultimi la vite “ebbe inizio”. Poi arrivarono i Romani, i Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi e Borboni, fino al 1860 in cui divenne parte della nostra Italia.
Pantelleria, l’isola più isola del Mediterraneo
Siamo nel cuore del Canale di Sicilia, più a sud di Tunisi. Un’ esplosione vulcanica di flora: ginestra, pino marittimo, timo, lavanda, rosmarino, mentuccia, origano e ovviamente il cappero. Un terroir perfetto per la produzione di vini straordinari come l’omonimo passito da uve Zibibbo, DOC dal 1971.
Ci si muove tra produzioni di grande qualità per raccontare poi in tre vini di Pantelleria selezionati di seguito.
Una selezione di 3 produttori molto particolari
Il “gioiellino” Salvatore Ferrandes e il suo Passito
Piccola realtà agricola a conduzione famigliare di origine spagnola, coltivazione biologica dei terreni terrazzati sull’isola.
In nessuna carta al mondo dovrebbe mancare un nettare come il suo. Ambrato luminoso, intensi aromi di frutta secca e candita, miele, burro e spezie. Avvolgente e profondo perfetto a fine pasto o con pasticceria secca, formaggi stagionati ed erborinati.
“L’unico” Marco De Bartoli
La storia di Pantelleria è legata a questo immenso produttore.
Già Luigi Veronelli nel 1986 ne tesseva le lodi di produttore vitivinicolo e di uomo. Un prodotto tra tutti, storico e incredibile; il Bukkuram, Moscato Passito di Pantelleria, da uve provenienti dal cru omonimo, che in arabo sta per “padre della vigna” ad indicare il luogo migliore.
“La sorprendente Abbazia San Giorgio”
Essere o non essere? Naturale o non naturale?
Il dilemma viene sciolto quando assaggerete i prodotti di Battista Belvisi, coltivatore, viticoltore, cantiniere ed enologo.
Il presente ed il futuro dell’enologia pantesca. Incredibili i suoi Orange, Joe Pesk, Garofalo e Canto del Grillo. Non solo zibibbo. Stupefacenti Grillo, Nerello Mascalese e altre varietà minori, prodotte in poche migliaia di bottiglie. Imperdibili.
Alla prossima puntata…
Dopo Pantelleria, il prossimo appuntamento con il sommelier è con “Un Piemonte diverso: i Colli Tortonesi”. È davvero una terra di soli bianchi?
a cura di Daniele Sottile
Il Sommelier Contemporaneo
Andrea Grignaffini
Gli strumenti per conoscere e proporre il vino ai propri commensali. Dalla carta dei vini alla conservazione, un libro dedicato all’arte del sommelier.
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