Dopo tre edizioni di Pere da Bere a Guarene (CN), nel Roero, si è tenuta la prima edizione di Pera Made Roero, per promuovere la conoscenza di un frutto autoctono come la Pera Madernassa ed il meraviglioso contorno territoriale.
L’evento, organizzato dal Comune di Guarene in collaborazione con la Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa e il Consorzio della Pera Madernassa, si è tenuto nel weekend appena passato, dal 25 al 27 ottobre.
La giornata di venerdì si è aperta con la conferenza stampa di presentazione al ristorante-resort La Madernassa – ai quali hanno partecipato importanti personalità del calibro di Silvio Barbero e Giorgio Calabrese – conclusasi con l’intervento di alcuni produttori locali. Questi ultimi hanno presentato il frutto cotto sottovuoto (il consumo è consigliato rigorosamente dopo cottura) e un fresco e frizzante sidro, l’unico in Italia, protagonista anche all’aperitivo. Sempre nel ristorante stellato, ha preso il via la Cena di Gala orchestrata dallo chef Michelangelo Mammoliti, il quale ha saputo dosare con sapienza questo prezioso frutto all’interno di un menu, dove hanno avuto spazio anche altre eccellenze del territorio e non solo.
Nella giornata di sabato la tendenza dello street food è stata reinterpretata in chiave locale. Presso la Tenuta Piedelmonte, oltre ai laboratori e alla musica dal vivo, i visitatori hanno avuto la possibilità di assaggiare taglieri di formaggi e salumi con la Madernocciola, una crema a base di pere e nocciole, dei fagottini con il frutto, gorgonzola, burro e timo, e una fetta di torta con la pera e il cioccolato. Ad accompagnare le proposte, i vini di Guarene, i cocktail di Queidue, gli estratti di frutta e le birre a base di Pera Madernassa.
Nella giornata conclusiva di domenica, al convegno “Landscaperoero – come orientare le scelte per il futuro” tenuto dalla Confraternita della Pera Madernassa sono seguiti l’aperitivo servito in collaborazione con i ragazzi di Alba Accademia Alberghiera e il pranzo a cura del Catering Bellavista a base di bollito.
Un’occasione di incontro e di riunione attorno a un frutto prodotto da sole 30 aziende che, insieme ad altre eccellenze del territorio, merita di essere conosciuto in profondità.
a cura di Alessio D'Aguanno
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