Ha aperto da poco, Pizza Boutique, ma a Milano se ne parla già bene, al punto che ha cominciato ad essere frequentata da qualche celebrity.
Il format di Pizza Boutique è nato dall’incontro tra Abd El Malk Meina, ex ufficiale della marina mercantile italiana con la passione per la moda (ha anche un marchio di abbigliamento), e il pizzaiolo Nicholas Brambati.
La filosofia che sta dietro è quella di unire la moda al cibo, ma solo come libera ispirazione, perché le pizze dedicate al quadrilatero Via della Spiga-Via Monte Napoleone-Via Manzoni e Corso Venezia a tutto fanno pensare, tranne che alle modelle anoressiche che si vedono in giro da quelle parti.
All’interno una parete tappezzata di quadri con le immagini dei più noti brand di lusso fa pensare a un locale fighetto, ma la pizza resta pop, con ingredienti di qualità, forno a legna e un mood giovane e coriaceo.
L’impasto è… ibrido, secondo la stessa definizione di Meina: a metà tra la tradizionale e quella napoletana con cornicione alto. Le pizze in carta da Pizza Boutique sono 28, tra cui 20 classiche, 4 speciali (quelle dedicate alla moda) e 4 dolci, per poter accontentare il palato di tutti. La cantina è ancora un po’ scarna, ma presto si allargherà con particolare attenzione verso quelle bollicine, che ormai sono un classico in abbinamento alla pizza.
L’inaugurazione, avvenuta il 7 aprile, è stata un buon un successo con tanta gente curiosa e alcuni personaggi noti del mondo della tv e influencer (quelli non mancano mai), ma Meina e Nicholas stanno già pensando all’estate milanese con un dehors in arrivo che vuole essere giustamente molto… chic!
Inoltre, ma questo progetto è ancora in fase embrionale, i due titolari di Pizza Boutique stanno pensando di avviare delle partnership con alcuni brand di abbigliamento, in modo da poter creare un corner dove inserire dei capi di moda.
Il primo marchio ospitato da pizza boutique potrebbe essere – perché no? – proprio il marchio di Meina, quel Samaard, che ha una linea lievemente aggressiva e un nome estremamente poetico. Samaard, infatti, è un termine arabo che significa fra cielo (sama) e terra (ard). Dietro a questa parola c’è un significato molto bello: tra cielo e terra non esiste un confine netto, ma infinite linee immaginarie. Samaard rappresenta, quindi, tutto ciò che sta nel mezzo, che attraversa e supera questo confine, spostandolo continuamente oltre e trasformandolo in ponte.
In un periodo come quello che stiamo vivendo, mi sembra una bella filosofia da sposare, no? E poi è coerente con la filosofia che si ritrova in Pizza Boutique, quella di creare un ponte tra il mondo della moda a quello del cibo, ma anche tra le origini mediorientali di Meina con quelle italianissime di Nicholas .
Pizza Boutique:
Milano, Piazza Santa Maria del Suffragio 4
a cura di Atenaide Arpone
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