Si inizia il 30 marzo. E si prosegue tutti i giovedì del mese di aprile. A Cascina Caremma, si celebra il pane, cibo che unisce popoli, culture e tradizioni
(di Cristina Viggè)
Pani ancestrali, tribali, azzimi. Ma anche tigelle, piadine e pizze contadine. Cascina Caremma, in quel di Besate (in provincia di Milano ma vicino al Parco Naturale Valle del Ticino) dà forma alla ventesima edizione della Festa del Pane. Mandando in scena, tutti i giovedì di aprile (a partire dalle ore 20), una cena laboratorio fatta su misura non solo per assaporar delizie, ma anche per scoprire tutti i segreti degli impasti, per realizzare una pizza, una piada o un machamer e per poi cuocerli nell’antico forno a legna del Seicento.
Un percorso culturalmente gustoso. Un menu rurale capace di valorizzare territorio, sostenibilità e artigianalità. Ponendo l’accento sulla biologica essenza delle pietanze. Voilà tigelle e machamer con salamino, prosciutto di lonza e pancetta tesa; torta di scarola e acciughe; riso integrale con verdure; sformatino di broccolo con crema di Rusticone; e crostini di pane con uvette e mortadella di fegato. E ancora, pizza contadina cotta in forno a legna; vellutata di zucca servita nel pane di segale integrale; bocconcini in crosta di pane di polenta, insalatina novella e cheesecake con confettura di more e lavanda. Il tutto a 35 euro, bevande incluse. E compreso pure un libello con le ricette da portare a casa.
A inaugurare il grande festival del pane? Una serata speciale come quella del 30 marzo. Guest star? Cristian Zaghini, profondo conoscitore degli impasti e tecnico della pizza; e Pasquale Moro, campione mondiale della pizza in pala nonché titolare de La Casa della Pizza, a Robecco sul Naviglio. Due veri maestri, pronti a deliziare gli ospiti con un aperitivo all’insegna di inedite focacce fra i bracieri e un dinner-lab a tutta pizza, dall’antipasto al dessert. Complici una serie di etichette di micro birrifici dell’Abbiatense. Una soirée davvero particolare, in cui il bravo Pasquale presenterà pure il suo progetto personale. In grado di accendere i riflettori su pizze messe a punto con farine, formaggi, verdure e salumi delle cascine delle Terre dei Navigli.
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