Alessandro di Furia
Chef
 “Io cucino ciò che mi piace, in pratica nel mio menù ci sono tutte le cose che mangerei, certo l’essere lo chef-proprietario mi aiuta parecchio a non dovere scendere a compromessi su quello che voglio fare, anche per questo la mia è una cucina in continuo mutamento e certamente la rivista Grande cucina & wine ha delle “grosse colpe” in merito, insieme alla quasi totalità della bibliografia di Reed Business. Sono un abbonato e fan della rivista GC&W della prima ora e nel mio locale ho creato una nicchia a uso personale dove tengo come “reliquie” tutte le copie acquistate negli anni, che continuo a sfogliare con avidità, anche se ormai le conosco a memoria, quando sono alla ricerca di un’ispirazione per un piatto. Trovo che la cosa bella di questa rivista sia che anche se vado a sfogliare una copia del 2003 le ricette e le idee che sono all’interno sono comunque attuali”.
La cucina di Alessandro Di Furia, chef patron del Ristorante Piccolissimo a Cesena parte dal territorio, ma guarda in tutte le direzioni, utilizzando perciò anche ingredienti di altri paesi e culture, con accostamenti a volte inusuali, anche se mai stravolgenti. Ama la concretezza e i sapori buoni, e non ha timore ad ammettere “se per rendere più “bello” un piatto devo rinunciare al gusto, preferisco optare una presentazione più dimessa”.
La delicatezza unita alla sapidità nei piatti, equilibrio difficile da trovare, è una delle caratteristiche principali delle preparazioni dello chef.
Predilige le cotture espresse, veloci, da fare al momento, che si tratti di carne, pesce o verdure perché ritiene che in questo modo si esalti la freschezza del prodotto, oltre a poter decidere a che punto di cottura portare l’alimento. Per alcune preparazioni o per carni che lo permettono, non disdegna la cottura a bassa temperatura. Ama fare le salse, di qualsiasi tipo, e utilizzare verdure, frutta e i formaggi, che nei suoi piatti non mancano mai.
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