Marco Pedron ha iniziato, per caso, a lavorare in un ristorante in sala, per poi passare alla cucina. La pasticceria arriva dopo e diventa sempre di più la sua passione.
Marco Pedron e Luigi Biasetto
Approdato da Omar Allievi, ai tempi sous chef al Principe di Savoia, diventa in soli due mesi diventa capopartita della pasticceria. La sua caratteristica da allora fu una costanza fuori dal normale: passa ore a sperimentare.
Poi da Luigi Biasetto per l’esperienza chiave: qui impara il rigore e la tecnica e si guadagna la sua fiducia. Tempo dopo Biasetto decide di affidargli le sue pasticcerie in Belgio, a Bruxelles. Qui Marco vive per due anni, lavorando come unico responsabile e sviluppando anche doti manageriali e gestionali.
Marco Pedron e Carlo Cracco
Ma il suo obiettivo era sempre quello di tornare a Milano. Lo fa da Rocco Princi col ruolo di executive di tutti i suoi negozi. Entra così nel mondo delle grandi quantità, dei banchi sempre colmi, della pasticceria “d’effetto”.
Inizia successivamente a lavorare con Carlo Cracco su vari progetti paralleli, tra cui Expo, Trenitalia e Garage Italia. Fino al momento in cui lo chef gli chiede di diventare il primo pasticcere per l’apertura della Pasticceria del Caffè Cracco In Galleria. Un ruolo di prestigio che ricopre ancora oggi.
I libri pubblicati
Marco Pedron ha inoltre pubblicato con Italian Gourmet il volume Pasticceria d’Autore.
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