La biografia di chef Massimo Bottura

Massimo Bottura nasce a Modena nel 1962. Inizia il suo percorso dietro ai fornelli nel 1986, rilevando una trattoria a Campazzo. Qui apprende le basi della cucina emiliana.

Successivamente prende parte a stage internazionali lo portano dalla Francia a New York, facendo tappa, tra gli altri, al Louis XV Alain Ducasse a Montecarlo.

Osteria Francescana

Nel 1995 apre l’Osteria Francescana a Modena. Mentre nel 2000 fa uno stage da Ferran Adrià, la cui cucina molecolare lo influenza radicalmente.

Nel gli anni il suo ristorante arriva ad ottenere il massimo riconoscimento delle tre stelle Michelin. Osteria Francescana è stato eletto in più edizioni dei World’s 50 Best come Miglior Ristorante del Mondo.

Gucci Osteria by Massimo Bottura

Nel 2018 lo chef inaugura Gucci Osteria by Massimo Bottura a Firenze. Il successo è immediato e la cucina della chef Karime Lopez conquista presto la prima stella Michelin. Il progetto di cucina contemporanea portato avanti assieme a Gucci replica nel tempo anche all’estero, a Los Angeles e Tokyo.

Gli altri ristoranti di Massimo Bottura

Un assaggio della filosofia ai fornelli del celebre chef si può provare anche in altri indirizzi. Sempre a Modena si trova infatti Franceschetta 58, con una proposta più informale realizzata dallo chef Francesco Vincenzi. Ancora Casa Maria Luigia, l’hotel di Massimo Bottura e della moglie Laura Gilmore, ricco di pezzi d’arte.

Tra gli ultimi progetti, la realizzazione del menu per il Ristorante Cavallino di Ferrari, a Maranello.

Food for Soul e Refettorio

Sempre con Lara Gilmore, Bottura ha creato l’organizzazione Food for Soul, che ha l’obiettivo, impiegando le eccedenze di cibo, di sfamare i più bisognosi.

Così nel tempo, oltre al noto Refettorio Ambrosiano, Massimo Bottura ha dato vita a refettorio a Londra, Parigi, Rio de Janeiro. Ancora a Social Tables a Bologna, Modena, Napoli. E ci sono diverse aperture in vista tra Canada, USA e Messico.

Ricette di Massimo Bottura

La sua cucina creativa affonda sempre saldamente le radici della tradizione. Innanzitutto emiliana e poi italiana, con un pizzico di ironia.

UNA RICETTA DI MASSIMO BOTTURA DA PROVARE A REPLICARE