Paolo Gatta ha 30 anni e tanta voglia di emergere. È nato a Borgomanero, il padre non era del settore ma era molto amico di Pierluigi Bacchetta, un grande chef. Che vede in Paolo segni di amore per la cucina, quindi lo aiuta, lo indirizza alla scuola di Stresa e poi a un esemplare apprendistato. Che, dopo la scuola e dopo solidi ristoranti locali, ha i suoi cardini in 3 anni, non in stage ma assunto, dalla Luisa Valazza: questa sì che è formazione. Poi all’Antica Osteria del Ponte da Santin, Cracco, alla fine al Pinocchio, a Borgomanero, dal bravo Bertinotti.
Alla fine Paolo “arruola” padre e sorella e riesce ad aprire il suo, anzi il loro, locale. Si chiama Pascia, senza accento sulla a, sta per Paolo in russo.
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