Quando la sorte sembra volgere le spalle, ci sono alcuni che si abbattono e altri che tirano fuori la grinta. Rosa Campanile e Rocco Lacava appartengono alla seconda categoria.
Lavorando al forno Rocco, pian piano, si è reso conto che aprire un panificio poteva essere un business. Poteva, a patto che i prodotti si distinguessero dal resto del panorama novese. Così, nel 1986 ha rilevato un forno da un panificatore che aveva deciso di andare in pensione. Da subito la società, che all’epoca era composta anche dalla moglie Rosa, dalla sorella e dal cognato di lei, decide di affiancare a pani e focacce anche prodotti nuovi. Nuovi… si fa per dire, perché l’idea originale consisteva nel recupero di ricette che stavano andando perse come quella dei canestrelli bolliti. Oltre a questi, Rocco introduce brioche e pizze farcite con diversi ingredienti. Uno dei prodotti che hanno portato da subito la notorietà è stata però la focaccia stirata che veniva (e viene tutt’ora) sfornata ogni 10 minuti durante tutta la giornata e non solo al mattino. E questo fattore si è rivelato una delle armi vincenti dell’attività.
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