Agli inizi degli anni Novanta, durante una visita in un frantoio ligure, Tano scopre la passione per l’oro verde: non lo abbandonerà più. Per questo, nel suo ristorante si trovano oltre 40 oli selezionatissimi, ognuno adatto a preparazioni ben precise. Tano in particolare fa questa distinzione: “esistono moltissime varietà di olive: divise per regioni, taggiasca, nerella, frantoio, biancolilla, cerasuolo, gentile di Chieti, nocellara del Belice, nocellara etnea, e moltissime altre, ma infine l’olio extravergine si divide, per i media, in tre sapori: leggero, medio e robusto, per me in cinque: leggero, medio, medio forte, forte ed extra forte, la scala deve tenere conto della posizione geografica, naturalmente partendo dal Lago di Garda al Lago di Como, arrivando alla Sardegna”.
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