Tommaso Arrigoni

Chef

 

Una solida certezza

Uno degli incubi di chi fa il mio mestiere è la frase: bene, lei si occupa di ristoranti, dove si mangia bene a Milano? È un incubo perché, se non conosci chi te lo chiede, ignori del tutto i suoi gusti e quindi il rischio di dare indicazioni sbagliate è troppo elevato. Ma non rispondere è eccessivo, quindi rispondo così: eliminando i top sei, cioè quelli di alta cucina, cioè 10 cuochi almeno, che a Milano sono, in ordine rigidamente alfabetico, Bartolini, Cracco, Leemann , Moroni, Sadler e Trussardi, ce ne sono una ventina che sono quelle che io chiamo le seconde linee. Cioè locali che comunque costano non più di 10, 15 Euro in più rispetto allo standard milanese (che è 35 Euro vini esclusi, quindi costano non più di 50 Euro, ovviamente caviale, aragoste, fegato grasso e affini esclusi) ma che svettano rispetto al mare dell’offerta. Sono tutti locali solidi, ben impostati, coi piedi ben piantati per terra, amati dalla critica (quasi tutta, ovviamente, l’unanimità non è di questo mondo…) e sempre dal pubblico, gestiti da bravi professionisti che non hanno avuto voglia di scommettere sulla struttura da 10 cuochi, con piatti ben progettati per permettere loro di essere fatti da una squadra limitata nei numeri, con proposte solide ma non tradizionali più di tanto, sono sempre abbastanza creative, ovviamente chi più chi meno, con ottime materie prime, con poca sperimentazione e con un grande rapporto qualità prezzo. In coda, ma sempre seconde linee sono, ci sono delle trattorie un po’ di tono con un vero tocco in più, qualunque cosa questo voglia dire: ma questa è la categoria più rara di tutti i modelli ristorativi…
Sia chiaro, io adoro chi ha il coraggio di sperimentare anche pesantemente, adoro essere sorpreso quando vado in un ristorante e quindi sono felice quando scopro qualcuno che riesce a farlo. Ma rispetto anche i bravi e solidi esecutori, rispetto i solidi professionisti, nella cucina c’è spazio per tutti, la cosa più importante alla fine è mangiare bene.
Bene, il primo della ‘mie’ seconde linee a Milano, che quindi consiglio assai, è Innocenti Evasioni, che è una seconda linea alta, molto alta, la cucina è molto creativa, e infatti ha anche la stella Michelin, e che delle seconde linee come le intendo io è l’epitome.
È un locale di due bravi chef patron, Tommaso Arrigoni, pasticcere, ed Eros Picco, cuoco. In primo luogo, i loro piatti sono tutti convincenti: un mix fra creatività e solida tradizione, ma per capire questo non c’è che assaggiarli. In secondo luogo i prezzi sono straordinari. Fanno una cosa che ben pochi dei loro colleghi sanno fare, ed essendo una cosa molto intelligente non si capisce perchè questo accada: a scegliere liberamente dal menù un antipasto, un primo, un secondo e un dolce, si pagano 51 Euro. Ma si paga poco anche se si ordinano solo due piatti. In terzo luogo, hanno sempre investito sull’ambiente: è uno spazio estremamente accattivante, un pezzo di vecchia Milano sopravvissuto fra i palazzoni accanto a Viale Certosa, hanno un giardino zen che è meraviglioso, e anche gli arredi sono scelti con gran cura – e sarà sempre di più così, che sono riusciti a comprare tutto l’edificio in cui stanno, per l’anno prossimo ci sarà una ampia ristrutturazione.
Insomma, più solida certezza non si può.

Innocenti Evasioni

Ristorante 
www.innocentievasioni.com