osservatorio

Quanto costa il pane al chilo?

Forse conoscete i prezzi del vostro punto vendita, ma qual è l’andamento nel resto del Paese? Questa rubrica confronta il prezzo del pane comune al chilo in alcune delle principali città italiane da Nord a Sud secondo l’Osservatorio Prezzi e Tariffe Ministero delle Imprese e del made in Italy

Sul Corriere del Pane n. 6 2022 (clicca qui per sfogliarlo) vi avevamo lasciato con un confronto di prezzi da maggio a settembre. Il 2022 è stato un anno “horribilis”: i costi delle materie prime, specialmente quelle energetiche, hanno costretto anche i panificatori a ritoccare i prezzi al rialzo e, nonostante questo, è stato molto difficile uscirne indenni. Con questo nuovo numero del Corriere del Pane riprendiamo l’osservatorio proprio dal punto in cui lo avevamo lasciato. Ci sono stati alcuni cambiamenti verso la fine dell’anno, specialmente nella città di Bari dove il prezzo massimo è passato da 7.00 a 8.00 euro, sebbene la media sia rimasta pressoché invariata. Il prezzo è rimasto tale anche nei primi mesi del 2023 e gennaio anche il minimo ha avuto un leggero rialzo. Venezia resta la città dove il prezzo massimo resta più alto e Napoli dove sia il minimo sia il massimo sono i più bassi. La media di Bolzano, infine, è più alta di quella veneziana.

 

Rilevazioni ottobre 2022

Prezzo del pane fresco con farina di grano tenero (1000 g)


Rilevazioni novembre 2022

Prezzo del pane fresco con farina di grano tenero (1000 g)



Rilevazioni dicembre 2022

Prezzo del pane fresco con farina di grano tenero (1000 g)


Rilevazioni gennaio 2023

Prezzo del pane fresco con farina di grano tenero (1000 g)


Rilevazioni febbaio 2023

Prezzo del pane fresco con farina di grano tenero (1000 g)

 

 


*Fonte: Ministero delle Imprese e del made in Italy. L’Osservatorio Prezzi e Tariffe diffonde le informazioni sui livelli dei prezzi per un paniere di beni e servizi di largo consumo elaborati dall’Istat sulla base dei dati utilizzati per l’Indagine sui prezzi al consumo. In termini generali, per i dati rilevati dagli Uffici Comunali di Statistica (rilevazione tradizionale) e per quelli derivanti dalla fonte amministrativa viene individuato il prezzo minimo e massimo effettivamente rilevato, mentre il prezzo medio è la media delle quotazioni di prezzo raccolte e validate. Per tutti i dati diffusi, considerata la natura delle referenze, si precisa che tra una provincia e l’altra, così come tra un mese e l’altro nell’ambito della stessa provincia, le quotazioni (di prezzo) possono riferirsi, per il medesimo prodotto, a diverse combinazioni di varietà, marca e confezione.