Un 2023 che inizia davvero con il botto per quanto riguarda l'alta cucina mondiale.
Dalle sue pagine social, lo chef René Redzepi annuncia che il Noma, il suo ristorante di Copenhagen, tra i più premiati e conosciuti al mondo, chiuderà. E vedrà nell’inverno 2024 la sua ultima stagione.
Addio al Noma (così come lo conosciamo)
Una notizia che sorprende ma che non lascerà orfani i tanti fan dell’indirizzo fine dining del capoluogo danese.
Lo chef specifica infatti che si tratta di un addio al Noma “as we know it”, ovvero “così come lo conosciamo. E anticipa l’arrivo di un Noma 3.0, premettendo un nuovo viaggio gastronomico in vista.
Perché il Noma chiude?
A darne per primo notizia è stato il New York Times, a cui Redzepi ha spiegato che verrà attuata “una totale riorganizzazione dei luoghi di lavoro e della brigata. Il settore va ripensato, così non è più sostenibile”. Parole che per gli addetti del settore non sono certo nuove ma che fanno riflettere, se si pensa che a pronunciarle è uno degli chef che riscuote maggior consensi a livello planetario.
Una sostenibilità dunque che non guarda soltanto al prodotto e ai consumi, quella di René Redzepi, ma soprattutto al fattore umano.
Negli anni è diventato noto, per esempio, che alcune figure lavorassero anche gratuitamente al ristorante, pur di poter inserire nel proprio cv un’esperienza di tale prestigio. Una dinamica appunto “non sostenibile”, nel momento in cui diventa fondamentale per la tenuta di un’attività, pur di tale caratura.
Come riorganizzerà la sua alta cucina lo chef? È presto per dirlo, intanto c’è ancora un po’ di tempo per (provare a) mangiare al Noma.
Foto: Adobe Stock
a cura di Simone Zeni
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