Da realtà artigianale a industriale, senza snaturarsi: la sfida di Rinaldini, che mette insieme il buono del fatto a mano con l'internazionalizzazione.
(a cura di Anna Prandoni)
Come si passa da una realtà artigianale a una industriale, senza snaturare il cuore dell’attività? È la sfida che sta portando avanti il pastry chef e conduttore televisivo Roberto Rinaldini, che prova a mettere insieme il buono del fatto a mano con i numeri dell’internazionalizzazione.
Ma come sempre in casi come questo, il talento da solo non basta: perciò il pasticcere si è voluto affiancare a dei professionisti, che hanno unito alla sua maestria la competenza specifica nella strategia di ampliamento di un brand e i capitali, indispensabili alleati per costruire una realtà solida e con visione di lungo periodo.
Nasce così Rinaldini Pastry Spa: l’alta pasticceria insieme ai sapori del territorio riminese, proposti in stile gourmet arriveranno ai palati di tutto il mondo. Il valore dell’artigianalita’, la capacita’ tecnica, creativa e imprenditoriale troveranno nella nuova sede produttiva di Rimini, un laboratorio di 3600 mq, la base del più grande progetto industriale e finanziario italiano in un settore in cui il nostro Paese è da sempre competitivo.
Il piano finanziario realizzato è ambizioso tanto quanto il suo ideatore: definito da tutti come lo stilista del dolce,Roberto Rinaldini, si appresta infatti a rivoluzionare il mondo dolciario, grazie anche al supporto di un team di esperti come: l’imprenditrice Micaela Dionigi, il consulente strategico Mario Esposito, la Presidente Nicole Rinaldini, e i consiglieri Demis Diotallevi e Guido Mecozzi.
Rinaldini pastry Spa già azienda di pasticceria artigianale di eccellenza, con già all’attivo sei punti vendita (due a Rimini, terra natale del Maesto Rinaldini, uno a Roma presso la Rinascente appena inaugurata, e ancora Firenze, Milano, e Pesaro), si arricchirà dei nuovi Rinaldini Shop, che da Milano a Roma apriranno nel 2018, e saranno il vero fulcro del progetto, che nel 2019 sarà invece orientato all’estero, con un piano ambizioso sia di aperture in proprio che di locali in franchising. A Milano, tra l’altro, in un luogo molto caro alla città, a pochi passi da Piazza della Scala.
Il tutto, con la filosofia ‘Lego’: l’ampiezza e la proposta del locale sarà infatti modulare e modulabile a seconda della location e della disponibilità di spazi. Con materiali e arredi scelti con cura, e sempre di artigiani italiani che condividono la filosofia e l’attenzione al dettaglio che ha il pastry chef.
E anche le delizie contenute varieranno al variare delle dimensioni: solo asporto per i piccoli, fino ad arrivare a tutta la proposta del maestro, anche nella sua versione salata, nei locali più ampi. Perché la cucina diventerà uno dei tasselli di questa nuova idea di ristorazione fast casual, dove il dessert è protagonista indiscusso ma non si può prescindere dalla pausa pranzo, anch’essa di gran gusto.
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