Dal nuovo Vesta alla stella di Andrea Aprea: tutti gli indirizzi da provare nella metropoli il prossimo anno.
Nuove aperture nel 2022 ce ne sono state davvero tante a Milano, ormai considerata la capitale italiana (e oltre?) del food. Ma anche con la fine dell’anno le insegne che si affacciano alla metropoli sono molteplici.
Abbiamo così deciso di selezionare alcune delle realtà più interessanti, da provare sicuramente con l’arrivo del 2023. Senza però trascurare alcuni indirizzi, magari avviati di recente, che hanno già saputo far parlare di sé. E poi qualche grande classico, capace di crescere ancora, dopo tanti anni di attività.
I ristoranti da provare e tenere d’occhio nel 2023 a Milano
I ristoranti fine dining
Ristorante Andrea Aprea
Lo chef Andrea Aprea ha aperto questo altisonante ristorante fine dining da pochi mesi ed ha già conquistato la sua prima stella Michelin. Si trova all’ultimo piano di Fondazione Rovati, con il suo nuovo museo dedicato agli Etruschi. Nel menu si potranno ritrovare finalmente molti dei classici firmati Aprea e altrettante novità. Importante la cantina.
Anima
Fresco di stella anche il ristorante Anima, fine dining aperto da Enrico Bartolini nella primavera 2021 Hotel Milano Verticale | UNA Esperienze. Resident chef è Michele Cobuzzi, classe 1989, che cura anche la cucina di Vertigo Osteria Contemporanea e Bar con Giardino. Da Anima il giovane cuoco si fa interprete del messaggio gastronomico di Bartolini, raccontando con gusto moderno il patrimonio della tradizione italiana.
Incontro Restaurant & Drink
Da Federico Anibaldi e lo chef Ivan Mancin nasce Incontro Restaurant & Drink, un indirizzo in centro a Milano in cui la materia prima, protagonista, non viene mai eccessivamente lavorata, affinché racconti al meglio la sua qualità. Piatti di una creatività schietta, quelli di Mancin, che ben si sposano, oltre che con il vino, con una proposta mixology. Anche il bere bene qui, come suggerisce l’insegna, è importante. Basti pensare che della stessa proprietà è anche il brand Incontro Spirits, azienda produttrice di sofisticati gin.
Vesta
Lussuoso, con un ingresso ad effetto e disposto su due livelli, Vesta è il primo progetto del gruppo Triple Sea Food. Strategicamente posizionato al civico 1A di Via Fiori Chiari, nel cuore di Brera, è stato inaugurato a settembre 2022. Il menu, realizzato dall’executive chef Giorgio Bresciani, si focalizza su proposte di pesce che traggono ispirazione dalla grande tradizione italiana e mediterranea in generale.
Iyo
Il ristorante stellato di sushi e cucina giapponese di Claudio Liu ha appena compiuto 15 anni. Dai suoi piatti più rappresentativi emerge l’evoluzione che questo indirizzo milanese ha avuto con il passare del tempo. Sicuramente l’anno nuovo è un’ottima occasione per tornare da Iyo e farsi conquistare un’ennesima volta.
The Manzoni
La cucina contemporanea
Miro – Osteria del Cinema
All’interno di Anteo Palazzo del Cinema si rivela la bella sorpresa di Miro – Osteria del Cinema. Le accoglienti sale interne omaggiano il Grande Schermo, il giardino “segreto” rivela tutta la sua bellezza durante i mesi più caldi. In questa cornice vanno in scena gli ottimi piatti dello chef Enrico Maridati, che, fin dal suo arrivo, ha sempre spaziato tra tradizioni e ingredienti provenienti da diverse culture del mondo, mantenendo un sempre elevato livello di reinterpretazione.
Onest
Un locale minimale e cool, un dehors ampio e accogliente, una selezione di vini naturali curiosa e di valore. Sono questi gli ingredienti che fanno di Onest uno degli indirizzi del momento. Non ultima l’ottima cucina, creativa nella sua essenzialità, accattivante nella sua genuinità. Da segnalare: da poco le titolari Lea Pedrinella e Lorenza Licciardello hanno aperto le porte di Clandestino non esiste, una bakery artigianale che serve anche specialty coffee.
MU dimsum
Per gli amanti della cucina cinese più autentica e preziosa, il MU dimsum di Milano non ha certo bisogno di presentazioni. Ma la inarrestabile titolare Suili Zhou alza ancora il tiro e ora ha messo a punto, assieme all’executive chef del ristorante Andrea Rosselli e ad Alessandro Berlanda, sous chef e pastry chef, una versione all’Anatra alla Pechinese tutta da scoprire. Esce al tavolo intera per venire poi proposta in tre servizi, da quello più tradizionale alle interpretazioni ancor più golose.
Trattorie e indirizzi informali
La Esse Romagnola
Dopo il grande di Rimini, La Esse Romagnola si espande e apre il suo secondo ristorante in via Tortona 26. Obiettivo: esportare la vera tradizione romagnola. Ambiente “casalingo” per un menu alla carta, strutturato in modo semplice e intuitivo, attentamente costruito per valorizzare al massimo gli ingredienti rappresentativi della Romagna. Ci sono primi piatti a base di pasta fresca, secondi piatti di carne, taglieri. Presente anche una proposta vegetariana.
Obicà
Reduce da un recente rebranding, Obicà Mozzarella Bar porta sempre di più un’interpretazione informale e conviviale della cucina italiana. Non solo pizza dunque ma tanti piatti di carne, pesce e verdure. La mozzarella rimane sempre la protagonista, con diverse, piacevolissime eccezioni. Oltre alla carta vini c’è una bella drink list, che ne fa un indirizzo a cui rivolgersi nell’arco di tutta la giornata, da un pranzo di lavoro ad un aperitivo (o cena) con amici.
Corallium
Xiaoxuan Li è la titolare del ristorante Corallium in questa nuova gestione. In questo ristorante di pesce troviamo in cucina lo chef Domenico Di Gennaro, che qui ha realizzato un corposo menu fatto di antipasti, primi e secondi di mare dai sapori marcatamente mediterranei. Intriganti i crudi di mare, tra scampi e tartare.
Stendhal
Il ristorante Stendhal spegne l’importante traguardo di 35 candeline. Il suo menu continua ancora oggi ad essere un omaggio a Milano e alla cucina del territorio. Se avete voglia di cucina locale, vi consigliamo di iniziare dallo loro cotoletta alla milanese.
Pizza d’autore
Tema – Pizzeria Elementare
A pochi passi da Porta Venezia, un concept di ristorazione che copre attualmente la cena e il momento dell’aperitivo, unendo la proposta di una pizzeria di concezione moderna a quella della mixology. Tema – Pizzeria Elementare, di Francesca Marcantognini e Chiara Abate, è trendy, coloratissimo e dispone di un menu di gustosissime pizze creative. Notevoli i dessert, degni di un percorso fine dining.
Mixology (e oltre)
Rodi
Rodi nasce come piccolo cocktail bar di quartiere ma nel tempo la sua proposta food sta sempre più prendendo spazio. Fritti e altri sfizi sono la base, ma lo chef Davide Negrini qui da spazio alla sua creatività (e ad un Lobster roll che tutti vogliono provare). Il progetto nasce da due giovani imprenditori: Vincenzo Cacaci e Sergio Lupi.
In apertura: Miro – Osteria del Cinema / Foto: Jacopo Salvi
a cura di Simone Zeni
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