Grande Cucina

A Trastevere apre Rose Tartare Bar, il bistrot “rosa”

A Roma ha da poco aperto Rose – Tartar Bar, un nuovo bistrot dove, omen nomen, tutto è declinato nelle sfumature del rosa: carte da parati, oggetti, componenti d’arredo. Alla guida di Rose un trio tutto femminile, neanche a dirlo, Carlotta, Alessandra e Fabrizia, rispettivamente figlia, mamma e zia.

Sotto il segno del rosa hanno così unito il loro amore per il bello e la passione per la buona tavola con un claim che già racconta la loro storia: Be faithful to your dreams, sii fedele ai tuoi sogni. Il bistrot si trova in via Angelo Bargoni, esattamente dove viene allestito il mercato di Porta Portese la domenica mattina.

Al suo debutto estivo Rose aprirà dal lunedì al sabato con orario spezzato 11.30-15.30 per il servizio del pranzo mentre il turno serale dalle 18 alle 23.30 comprendendo aperitivo e cena. A secondo della stagionalità e della spesa, a pranzo si trova sempre una zuppa o un altro primo mai uguali al giorno precedente, ma anche il burger di scottona, di salmone o vegetariano e diversi appetizer come edamame, tortilla chips e guacamole home made, vegan o classic avocado toast, falafel di ceci e melanzane al profumo di curcuma con salsa chutney di mango, calamari in tempura con peperoncino e lime.

Sono, invece, le tartare il vero “core” del menu, una preparazione che nasce in Medio Oriente e deve l’origine del nome alla popolazione dei tartari. Rose, oltre alle tartare più comuni a base di salmone o tonno, ha inserito quelle con la ricciola, l’orata, la carne di chianina o di black angus, e un’altra totalmente veg con avocado, datterino giallo e rosso, basilico con hummus di barbabietola. Ruotano poi in base alla stagione, le portate principali del menu di Rose che valorizzano sempre le loro preparazioni crude declinate in tre primi piatti: gli spaghetti cacio e pepe con tartare di gamberi, i mezzi paccheri al profumo di limone con tartare di scampi e pistacchio o gli spaghetti aglio, olio e peperoncino con tartare di orata. A queste varianti servite al piatto si aggiungono i bao buns o i tacos, confezionati nel laboratorio e riempiti al momento, o il pokè di riso ed edamame personalizzabile. A completare i piatti riso pilaf, verdure saltate nel wok, quelle del giorno e le chips.

Tutte le sere c’è l’aperitivo per proseguire con uno degli special dinner come il polpo a la gallega, il carpaccio di orata al profumo di agrumi o quello di ricciola con pomodorini, origano e basilico oppure il tataki di tonno. Nella cucina a vista c’è uno chef di origini indiane con un bagaglio di importanti esperienze nella ristorazione romana di pesce come La Rosetta, Molo 10 e Chinappi dove ha perfezionato preparazioni più elaborate tra cui l’aragosta e le cotture di altri pesci d’acqua salata inclusi spigola, salmone e tonno.
Una carta di vini esclusivi e di etichette di nicchia, prevalentemente bianchi e rosé, completa l’offerta di Rose.
A partire da settembre Rose sarà operativo dalle 10 del mattino, un luogo ideale per fare sane colazioni, organizzare riunioni, allestire postazioni di lavoro fuori casa o gestire lo smart working in una sala che conta 35 coperti più le sedute al bancone di marmo. Qui le energie potranno ricaricarsi con caffè, cappuccini, estratti e latti colorati, una moda statunitense in voga sui social: una latte art realizzata senza coloranti artificiali aggiunti, a base di soya, avena, mandorla, riso o senza lattosio. Il beverage sarà accompagnato da pancakes, muffin, crostate, yogurt con granola o ricette più esotiche come l’acai bowl.