Il Festival quest’anno si apre anche alla cucina cosiddetta etnica ma riletta in chiave di alta gastronomia: Maldive, Giappone, India sono solo alcuni dei paesi ospitati accanto a Francia, Danimarca, Spagna, Germania, Italia.

Ogni chef proporrà la versione gourmet della propria tradizione culinaria nazionale, consentendo una raffinata scoperta di sapori esotici.

Proprio nel 2018 la Fondazione della Settimana del gusto ha scelto Lugano quale città svizzera del gusto. S. Pellegrino Sapori Ticino è stata quindi inaugurata ad aprile celebrando questo riconoscimento. Tra Zurigo, Berna e Ginevra alcuni tra i migliori chef ticinesi sono stati coinvolti in quattro cene di gala per promuovere l’enogastronomia del Ticino.

Le quattro cene unite da un doppio fil rouge: la cucina ticinese e le ambientazioni, sempre all’interno delle strutture alberghiere di Swiss Deluxe Hotels, il gruppo che riunisce quasi tutti gli hotel cinque stelle lusso della Svizzera.

A partire da maggio partiranno gli appuntamenti con gli chef internazionali (il programma completo delle cene e di tutti gli appuntamenti consultabile presso il sito www.saporiticino.ch.).

Tra le serate speciali da segnalare quella dedicata alle donne che vedrà protagonista Aurora Mazzucchelli, chef del Ristorante Marconi, il 21 maggio ospite del Ristorante Metamorphosis di Lugano.

Il 22 maggio una serata darà spazio a nuovi talenti che si sono distinti in Italia e Svizzera nell’ambito del San Pellegrino Young Chef.

Una parentesi pop all’insegna del finger food renderà varia la manifestazione e concluderà il mese di maggio.

La nostra cucina avrà spazio durante due serate del 2 e 3 giugno, rispettivamente Norbert Niederkofler e Wicky Priyan ne saranno i protagonisti.

Il 17 giugno al Casinò di Campione d’Italia la tappa finale: il festival chiuderà le porte con un team di chef ticinesi. Il Ticino, che ha aperto la manifestazione, metterà anche la parola fine all’edizione 2018 di questa kermesse che sempre di più allarga i propri orizzonti: valorizza il locale, festeggia e contribuisce a conoscere meglio l’alta gastronomia mondiale, sempre senza confini prestabiliti.