I buoni risultati del 2021 nonostante la ristorazione ferma. E lo slancio di quest'anno con cui Savini Tartufi vuole tornare a fatturati pre-Covid.
Il modello dell’azienda-famiglia è un modello di grande successo in Italia e Savini Tartufi ne è un chiaro esempio. Così come ben rappresenta il Made in Italy.
Questo modello fa tesoro del lavoro di persone che ci mettono tanta passione e si dedicano senza tregua. Al principio è un lavoro duro, molte ore per fare prove, per creare tutto dal nulla. Eppure, la volontà ed i primi risultati ottenuti sono stati il traino per investire ancora più tempo e passione così da raggiungere gli obiettivi prefissati.
«Così come la mia, penso ci siano tante altre famiglie che hanno seguito lo stesso cammino e spero che altre ce ne saranno, perché in famiglia si discute, ma si lavora, si avanti e si ha una forza indiscussa per progredire sempre. Abbiamo poi dovuto assumere persone, acquisire competenze che non avevamo. Questo è inevitabile e porta ricchezza e nuova energia in azienda. Certo, dobbiamo fare attenzione ai costi ma fa parte del gioco», spiega Cristiano Savini.
Savini Tartufi e il mercato estero
Il mercato estero rappresenta senz’altro una fetta importante per l’azienda, circa il 70% del fatturato. Purtroppo come in tutti i settori negli ultimi due anni c’è stata una grossa frenata, molti mercati si sono totalmente bloccati. Oggi però le cose sono tornate a girare nel verso giusto e l’aver tenuto duro ha sicuramente dato i suoi frutti.
Negli anni è cambiata molto anche la percezione del tartufo per il pubblico. C’è molta più conoscenza e richiesta. L’azienda ha da sempre fatto il possibile per fare cultura, anche grazie alla Truffle Experience (la caccia ai tartufi in bosco proprio come fanno i veri tartufai). Negli anni è cresciuto sempre di più il numero di aziende di tartufo per cui la concorrenza è tanta. Tuttavia Savini Tartufi ha qualcosa che le altre aziende non hanno, le mani d’oro di Luciano Savini che prepara ricette che il pubblico continua ad apprezzare.
Diversificazione di un’offerta coerente
All’interno del mercato nazionale ed internazionale il tartufo ha riconquistato il suo posto, incrementando la parte legata alla convivialità, alla voglia di stare insieme. Il motto che l’azienda porta avanti da anni “tartufo tutto l’anno”, ha funzionato ed anche i più giovani oggi consumano prodotti al tartufo per gli aperitivi. Patatine al tartufo, Peschiole, noccioline, hanno conquistato il cuore della clientela.
I problemi che ci sono stati finora sono più legati al clima che alla pandemia, se si parla di tartufo fresco. Le piogge sono drasticamente diminuite e questo è un problema per tutti coloro che hanno fatto del tartufo un business. Di tartufo purtroppo ce ne sempre meno e di dimensioni inferiori, a parte qualche eccezione.
Se si parla del prodotto confezionato, il discorso tuttavia cambia. La pandemia, insieme alla situazione socio economica e politica mondiale, ha portato a rincari notevoli nel vetro, nell’alluminio, nei cartoni, energia e trasporti. L’azienda come molte altre è stata costretta ad aumentare i listini, assorbendo comunque parte dei costi.
Fatturato 2021 e obiettivi 2022
Per quanto riguarda i fatturati, il 2021 si è chiuso bene, occorre però analizzare i numeri. Savini Tartufi ha chiuso con 7.200.000€ circa. Due milioni e 800.000€ in meno rispetto al 2019 ma, considerando il fatto che tutti i locali sono rimasti chiusi per 6 mesi si sono contenuti i costi e la performance dell’azienda è stata comunque buona.
Il 2022 è ripartito inseguendo obiettivi certamente più sfidanti, soprattutto per la ristorazione che aveva davvero sofferto.
Quest’anno l’azienda torna a guardare i dati del 2019 e per il 2022, prevede quindi di crescere leggermente rispetto a quell’anno, raggiungendo i 10.500.000€. «Questo sarà possibile grazie a tutti i nostri collaboratori che portano avanti le differenti aree di business: produzione e vendita di prodotto finito, oltre che di tartufo fresco – Truffle Experience e Truffle Academy – locali presenti in Mercato Centrale a cui si aggiunge Tartufotto, il bistrot su Milano», conclude Cristiano.
In apertura: la famiglia Savini
a cura di Simone Zeni
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