A Catania, dopo Sazi e Sani, il ristoratore si dedica ad una seconda insegna, in cui la pizza eccellente si affianca ad una cantina di prestigio.
Conosciuto a Catania, e anche ben oltre i confini cittadini, per la sua Sazi e Sani, Giovanni Zuccarello ha da pochissimo inaugurato Rosetta. Si tratta della seconda insegna per il ristoratore, dove la pizza realizzata con le migliori materie prime viene valorizzata da un format tanto informale quanto elegante.
Scopriamolo meglio direttamente dalle sue parole.
Quando nasce Rosetta?
L’apertura è davvero recente. Abbiamo aperto a luglio 2023. Siamo in pieno centro storico, in un’arteria importantissima della città.
Cosa caratterizza questa nuova insegna catanese a livello di ambiente e menu?
La location si trovai in uno splendido angolo, facile da individuare per i tanti pedoni che passano nella zona. L’ambiente è caldo, realizzato con materiali che richiamano la meravigliosa terra siciliana: pietra lavica, mattoni, il legno per tavoli e sedie. Abbiamo pensato di sviluppare l’idea di “enoteca con pizzeria”, per affiancare ad un prodotto sempre più acclamato come la pizza le migliori etichette. Per questo il vino diventa parte anche dell’arredo, con le migliori bottiglie esposte. Ad ogni pizza che proponiamo abbiamo pensato di suggerire una bottiglia che vada a rendere l’esperienza gastronomica memorabile.
In cosa differisce Rosetta dal format di Sazi e Sani che tanto successo ha riscosso e riscuote ancora oggi?
Sazi e Sani vuole raccontare l’eccellenza attraverso un’offerta chiara, semplice e informale di pizza tonda classica, da abbinare a birre o vini. Rosetta ha un menu ha un menu pizza più completo: si può iniziare con l’antipasto e si può concludere col dolce provando consistenze di pizze sempre differenti. Abbiamo la pizza al tegamino, una pizza in tre cotture. Ancora la napoletana e la pizza alla pala… Da abbinare appunto a splendidi vini.
Qualche novità in previsione anche per Sazi e Sani?
Certamente, abbiamo in previsione una grande ristrutturazione che coinvolge sia gli ambienti interni che il dehors. Vogliamo rendere questo locale ancor più accogliente, proprio come abbiamo fatto per Rosetta. Abbiamo inoltre voluto ampliare un pochino l’offerta con delle vere chicche: reintroducendo una pizza croccante che per un certo periodo avevamo tolto, aggiungendo le montanare, davvero delizioso: prima fritte e poi asciugate al forno. Ancora i calzoni fritti, apprezzati soprattutto dai ragazzi. Riscuotiamo davvero un ottimo riscontro con questo locali. I clienti sono sempre in aumento e questo ritengo che significhi aver lavorato bene.
E in cosa invece i due locali si assomigliano maggiormente?
Certamente la qualità delle materie prime, che scegliamo con attenzione. Vogliamo sempre offrire il meglio ai nostri clienti.
Un’eccellenza che passa dunque da prodotti di indubbia qualità. Ci fai degli esempi?
Scegliamo i prodotti che la nostra terra ci offre, senza mai disdegnare tutto ciò che troviamo di buono a livello nazionale, purché coerente con ciò che offriamo e che ormai i nostri ospiti si aspettano da noi. Penso al pomodoro Siccagno di Rossosiculo, che cresce con pochissima acqua, con una dolcezza dunque senza pari. Per quanto riguarda le farine prediligiamo Petra – Molino Quaglia, mentre per i salumi ci affidiamo al gusto inarrivabile della linea L’Artemano di Levoni.
a cura di Redazione Italian Gourmet
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