Con mercoledì 22 gennaio termina anche la 41° edizione del Salone di Rimini. Italian Gourmet chiude in bellezza con l’incontro “Il pasticcere e gelatiere 4.0” presso la Vision Plaza nella Hall Sud
Ultimo giorno di Sigep, l’atmosfera è meno frenetica, ma non per questo sonnacchiosa. E, infatti, l’ultimo giorno di Sigep parte subito con un incontro firmato Italian Gourmet dal titolo: “Il pasticcere e gelatiere 4.0”, ovvero l’identikit dei moderni artigiani del dolce tra nuove tecnologie, contaminazioni, sfide e opportunità con Atenaide Arpone, responsabile dei magazine di Italian Gourmet, Carlo Meo esperto di tendenze del settore e maestro gelatiere Paolo Brunelli. All’incontro, moderato da Francesco Briglia, direttore di Italian Gourmet, è stata presentata una ricerca sulla ibridazione tra pasticcere e gelatiere.
Pillole da “Il pasticcere e gelatiere 4.0”
La ricerca in realtà è ancora in corso, perché Italian Gourmet ha un osservatorio permanente sul mondo della pasticceria e gelateria. Carlo Meo ha, dunque illustrato parte di quanto raccolto finora, la ricerca completa sarà pubblicata sul numero di marzo de Il Pasticcere, tra l’altro totalmente rinnovato sia nella grafica che nei contenuti. “Circa la metà delle attività che hanno risposto al questionario hanno già un’attività dove si offrono sia la pasticceria sia la gelateria, esattamente il 53% – ha dichiarato Carlo Meo. Quindi si parla di una metà che è potenzialmente in crescita perché non ha ancora integrato o l’una o l’altra attività. Il rapporto medio del rapporto tra pasticceria è fatto con il 29% dalla gelateria e il 71% dalla pasticceria, si tratta di un dato di fatto che lo scontrino medio del prodotto di pasticceria sia più alto di quello della gelateria. Il 71% dei pasticceri che non hanno la gelateria pensano di inserire o aumentare l’offerta della gelateria”. Di contro, si può sviluppare un certo fatturato solo inserendo anche l’offerta di pasticceria. Qual è la chiave tra la pasticceria e la gelateria? La somministrazione, ovvero offrire alla clientela qualcosa di più che unisca i due mondi. L’intervento di Paolo Brunelli ha confermato quanto illustrato da Carlo Meo. Il core business di Brunelli è ancora “il mondo del gelato, ma inevitabilmente diventerà qualcosa di più. Certo magari sarà una pasticceria meno complessa di una pasticceria come quella dei grandi pasticceri perché non ci sono i requisiti tecnici dal mio punto di vista, ma sarà incentrata su prodotti che integreranno l’offerta di gelateria”.
In attesa di leggere la ricerca completa sul numero di marzo de Il Pasticcere Italiano, potete guardare la diretta video dell’intervento sulla nostra pagina Facebook
a cura di Anna Celenta
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