Con l’arrivo della bella stagione, Guglielmo Miriello, Director of Mandarin Garden ed esperto mixologist, propone il fresco e profumato Spring Punch. 

Tipicamente anglosassone, il punch è considerato da tutti il cocktail più antico dato che era amatissimo dai marinai inglesi del XVII secolo, durante i loro viaggi verso le Indie Orientali. Un buon punch deve essere una miscela equilibrata di una parte alcolica e una dolce, diluite e accompagnate da agrumi e spezie. 

Lo Spring Punch del Mandarin Oriental è leggero e profumato, a base di gin, shrub di pompelmo rosa e basilico, acqua tonica al pomelo e pepe rosa, molto piacevole e adatto alla stagione 

L’idea di Mariello e del suo team è di offrire il punch a metà pomeriggio, proprio all’ora del tè, dalle sedici in poi, rivisitando la tradizione anglosassone di una bevanda fredda servita in occasione di party o momenti di relax e conviviali. 

Lo Spring Punch viene servito con delizie mignon sia dolci che salate, creazione del pastry chef Marco Pinna e di chef Antonio Guida del ristorante Seta, in raffinate porcellane dai colori pastello. 

Ci pare una formula interessante e nuova che può attrarre un pubblico di diverse fasce d’età in un contesto alberghiero di prestigio e in fascia pomeridiana. Il tea time in Italia fatica a prendere piede, dunque una visione ed una proposta differenti per la medesima fascia oraria, possono essere un ottimo spunto replicabile anche in altre realtà. 

Invece del tè e prima dell’aperitivo, ci auguriamo che diventi un classico per tutte le età anche da noi, proprio come nei paesi anglosassoni.