Far conoscere le eccellenze agroalimentari e vinicole italiane. Promuovere la genuinità delle materie prime. Diffondere i valori della dieta mediterranea. E comunicare con orgoglio il sapere fare nazionale. Coinvolgendo ben 105 stati: dagli Usa al Giappone, dalla Russia alla Cina, dal Canada al Brasile, passando per gli Emirati Arabi Uniti. Mission ambiziosa quella della Prima Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, che alza il sipario dal 21 al 27 novembre, per inserirsi perfettamente nell’ambito del Food Act voluto dal Governo.
Oltre 1.300 le iniziative in calendario, ritmati da incontri, dibattiti, conferenze, appuntamenti a tema culinario, concorsi, premiazioni, mostre e proiezioni. E ben 295 le sedi diplomatiche, consolari e degli istituti italiani di cultura coinvolti. E fra queste pure Praga, dove prende forma l’evento inaugurale. Che vede impegnati tre grandi chef di Euro-Toques (unica associazione riconosciuta dalla commissione europea per la difesa della qualità degli alimenti): il suo presidente italiano e internazionale Enrico Derflingher, il consigliere Ciro D’Amico, executive chef dell’umbro Borgobrufa Resort; e Gianni Tarabini del lombardo La Présef. Pronti a preparare piatti ambasciatori di tradizione, artigianalità e innovazione. Voilà il risotto Regina Vittoria by Derflingher, nonché la guancetta di vitellone allo Sfurzat con crema di topinambur e meringa salata di Tarabini, pensato per valorizzare i prodotti a filiera corta, provenienti della Valtellina e dell’azienda agrituristica La Fiorida. Dove si trova il ristorante stellato.
Una curiosità? In Costa d’Avorio, ad Abidjan, approdano persino le eccellenze triestine targate Masé. Come il pregiato CottoTrieste, prosciutto fuoriclasse delicatamente affumicato (con trucioli di faggio) e messo a punto in crosta di pane. Un’occasione unica per portare nell’Africa subsahariana una vera delizia italiana.
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