Considerato padre del Negroni, è figlio di prodotti italiani come il Campari e il vermut rosso, a cui vengono aggiunti uno splash di soda, una scorza di limone e mezza fettina d’arancia. Così è l’Americano, costruito direttamente nel bicchiere, in cui è stato messo del ghiaccio. Un cocktail che pare esser stato servito nel capoluogo lombardo nel lontano 1860, come variante del celebre Milano-Torino. Un drink amatissimo negli anni Trenta e finito persino sul grande schermo grazie a James Bond.
Un classico senza segreti, orgoglioso del suo passato e fiero di guardare al futuro. Visto che è proprio lui l’oggetto di sfida della quarta edizione della Campari Barman Competition, competizione dedicata ai bartender italiani e organizzata dalla Campari Academy, il centro di formazione e sperimentazione vocato alla mixology del Gruppo Campari. La mission? Partire dalla ricetta tradizionale dell’Americano e crearne una variante tutta personale. Poi, iscriversi al certame collegandosi sul sito ufficiale e presentare la propria versione (entro il 13 novembre), che verrà sottoposta al giudizio di un team di esperti.
Dal 28 novembre, prende invece il via la seconda parte della competition, ritmata da una serie di selezioni in sei città: Milano, Roma, Napoli, Bari, Cosenza, Catania. Protagonisti? I 315 aspiranti Campari Barman of the Year 2017, forti dell’aver ideato le ricette più votate. E se nell’urbe meneghina le selezioni avranno luogo presso la Campari Academy, nelle altre città avverranno a bordo del Truck di Campari Academy, che già da qualche mese sta viaggiando per il Bel Paese con il compito di promuovere l’arte del buon bere.
La gara in rosso si concluderà ufficialmente a gennaio, con una finalissima di due giorni, felice di culminare in un grande evento: una sorta di talent show animato da shaker, creatività, preparazione e professionale improvvisazione. Il montepremi totale assomma a 10mila euro. E al primo classificato sarà offerta un’esperienza a tu per tu con l’universo Campari scandita in tre step: un master di specializzazione sul brand; un tour di guest bartending nei top locali italiani; un progetto speciale da sviluppare in tandem con Campari Academy.
Intanto? Si può bere un Americano a Milano, al Camparino in Galleria.
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