Sono tre. Tutte Bizzarre. E tutte firmate Birra del Borgo, maison di Borgorose, in località Piana di Spedino, nel Reatino. I loro nomi? L’Equilibrista, birra arancio-rosata in bilico fra mosto di vino e mosto di birra, con tanto di liqueur de tirage a renderla spumeggiante; Sedicigradi, ambrata di sedici gradi alcolici, come i suoi sedici mesi di maturazione e invecchiamento in barrique; e Morning Rush, una dorata vigorosa e vitale che sa trasmettere tutte le vibrazioni del luppolo appena raccolto. Un terzetto estroso, protagonista di una serata assolutamente fuori dagli schemi. Quando? Giovedì 3 novembre al ristorante Ratanà di Milano, ospitato in una palazzina dei primi del Novecento. Un vero outsider nel bel mezzo degli edifici futuristici di Porta Nuova Varesine, dove lo chef patron Cesare Battisti è pronto a intessere una giocosa trama di gusto. Fra pietanze e birre Bizzarre, grazie anche alla presenza di Leonardo Di Vincenzo, fondatore di Birra del Borgo. Che per l’occasione presenta pure la 25dodici, la speziata birra di Natale, con uvetta e scorze d’arancia.
Una cena lontano dagli stereotipi e vicina a un matrimonio che sa da fare: quello tra le figlie del luppolo e i piatti-figli dei cuochi. Ribattezzati “Chef Bizzarri”, perché così è intitolato il progetto targato dal birrificio laziale e nato con la precisa mission di sperimentare nuovi abbinamenti all’insegna della creatività italiana. Tant’è che la cena al Ratanà è il quarto (e penultimo appuntamento) della stravagante collezione. Che si è pure dimostrata vagabonda, viste le tappe alla Stazione di Posta di Roma, con chef Luigi Nastri; al Banco vini e alimenti di Torino, con chef Miro Mattalia e Riccardo Arduino; e al capitolino Tordomatto con chef Adriano Baldassarre. Mentre l’ultimo appuntamento è in programma il 24 novembre, proprio nel birrificio di Spedino con il tristellato Niko Romito. Fiero di proporre le versioni dolci e salate della sua bomba. Per uno street food tutto tricolore, servito nella nuova taproom chiamata Bancone. Un salotto dove stare, acquistare e degustare. Scoprendo pure l’Etrusca, che ha riposato in grandi anfore di terracotta, come un prezioso “reperto archeologico”.
La cena del 3 novembre inizia alle ore 20.30 e ha un costo di 55 euro.
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