La vostra clientela più giovane potrebbe essere interessata a un’offerta “plant-based”. 22 milioni di italiani consumano abitualmente i prodotti a base vegetale, la maggior parte hanno meno di 35 anni. Un dato significativo per valutare un possibile rinnovamento (e ringiovanimento) della vostra offerta
Chi ha scelto un’alimentazione “plant-based” (a base di piante) ha un vivo interesse per la vita animale, per l’ambiente, la sostenibilità, la salute e, anche in Italia, questi consumatori sono in costante crescita. L’Unione Italiana Food ha incaricato AstraRicerche di verificare quanto gli italiani sanno di questi prodotti, se, cioè, conoscono le loro caratteristiche principali e per quali motivi li apprezzano, li assaggiano e poi li riacquistano. Ne è risultato che 22 milioni di italiani consumano abitualmente prodotti “plant-based”. Un italiano su due li porta a tavola una volta al mese (64,3%) e uno su quattro una volta a settimana. Il 25% che non li ha ancora provati, vuole farlo in futuro e solo una piccola parte, il 3,2%, dichiara di non sapere di cosa si tratta. «Questi prodotti sono figli del nostro tempo. E, come tutti i prodotti “di successo”, rispondono a un’esigenza, dichiarata e percepita, del consumatore. Il loro mercato è cresciuto negli ultimi anni ed è destinato a crescere ancora per una ragione molto semplice: i “plant-based” incontrano e appagano le richieste di tanti consumatori» ha dichiarato Salvatore Castiglione, presidente Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food, in occasione della presentazione della ricerca lo scorso aprile. «Non dimentichiamo che prodotti come le polpette di melanzane, le panelle di ceci o il latte di mandorle, solo per citarne alcuni, fanno parte da sempre della nostra cultura culinaria».
Generazione plant-based
Secondo la survey di AstraRicerche per L’Unione Italiana Food/Gruppo Prodotti a base vegetale, 2023, infatti, il 75% dei consumatori che preferiscono questa tipologia di prodotti hanno meno di 35 anni. Più di 4 giovani su 10 (43,4%) ritengono che i “plant-based” siano sostenibili perché realizzati con i vegetali, che sono amici dell’ambiente. Il 36,3% li considera sostenibili anche perché usano ingredienti con basso impatto ambientale o perché richiedono l’uso di poca acqua, contribuendo a ridurre le emissioni di CO₂ (22%). Secondo un’altra ricerca condotta da Doxa sempre per l’Unione Italiana Food /Gruppo Prodotti a base vegetale il 66% degli under 35 dichiara di aver cambiato il proprio modo di mangiare negli ultimi 5 anni. Tra le motivazioni principali che hanno guidato i cambiamenti a tavola c’è proprio l’impatto ambientale del cibo.
5 motivi per cui gli italiani scelgono prodotti “plant-based”
- Sono buoni, gustosi e digeribili.
- Sono un aiuto per una corretta nutrizione.
- Sono un aiuto per il Pianeta.
- Sono prodotti con ingredienti di origine naturale.
- Sono prodotti con ingredienti di qualità.
I principali motivi della scelta
- Naturali e sani. Per la maggior parte degli italiani (82,7%) sono sani e salutari perché permettono di variare la dieta e perché realizzati con ingredienti naturali.
- Per 8 italiani su 10 (77,5%) favoriscono la sostenibilità ambientale.
Burger vegetali
Solo il 4,7% degli intervistati non ha mai sentito parlare dei burger vegetali e solo 1 persona su 10 (13,6%) tra chi conosce i burger vegetali e la carne sintetica nutre ancora l’errata convinzione che questi prodotti possano essere la stessa cosa. Un esiguo 6% è erroneamente convinto che i burger vegetali sarebbero “realizzati in laboratorio”.
Bevande vegetali
9 italiani su 10 conoscono le bevande a base vegetale e tra questi almeno 1 su 2 le consuma abitualmente (50,4%). Le scelgono soprattutto a colazione (65,8%) e merenda (25,7%). I motivi del loro successo sono legati alla dieta (41,7%), ma anche alla voglia di sperimentare qualcosa di nuovo e alla curiosità (35%).
(Fonte: AstraRicerche per Unione Italiana Food/Gruppo Prodotti a base vegetale, 2023)
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