Sulla collina di Fiesole, a pochi chilometri da Firenze, Villa San Michele è uno dei migliori boutique Hotel d'Italia. Nella storica cornice di un antico monastero, una loggia dalla vista impagabile e un'offerta ristorativa piuttosto varia.
Lusso moderno e splendore rinascimentale, questi sono i concetti su cui ha scelto di puntare Villa San Michele per rimarcare la propria unicità. E io li trovo molto azzeccati. La struttura, di cui sono stato ospite il mese scorso, fa parte del gruppo internazionale Belmond e quindi dell’impero LVMH, ed è situata tra le mura di un antico monastero del XV secolo circondato dai limoneti e dai roseti dei giardini all’italiana, nella verdeggiante collina di Fiesole, a pochi chilometri da Firenze. Allo stesso tempo, grazie al potente rilancio avviato dal gruppo, è anche uno dei migliori boutique hotel d’Italia, progettato per proporre il massimo comfort contemporaneo.
Anche l’offerta ristorativa rispecchia questo dualismo tra moderno e antico, solo apparentemente in contrasto tra loro. Da un lato cene d’avanguardia in uno degli 8 tavoli del ristorante La Loggia, tra i più panoramici di Firenze grazie alla vista sulla città; dall’altro la migliore tradizione toscana nel ristorante San Michele. Artefice e regista di questa combinazione di estremi è lo chef Alessandro Cozzolino che si racconta così: “La mia storia è un progetto personale, non basato su tecniche, ma su emozioni”. Emozioni che riesce a dare grazie a una cucina molto intuitiva e immediata, che però si è sviluppata grazie a un grande studio e ad esperienze maturate presso i migliori chef stellati in giro per il mondo. Cozzolino gestisce con competenza un’offerta ristorativa divenuta quest’anno estremamente ampia. Ai due ristoranti principali si sono affiancate infatti due novità: il lounge bar allestito nei giardini all’italiana, con un’offerta di cocktail e snack dall’aperitivo al dopo cena, e il pool grill, con una carta informale da bordo piscina in cui, oltre a crudi e pochi primi, sono previsti anche pizze e panini gourmand.
Il leit motiv in ognuno di questi spazi è dato dai sapori toscani: i piccoli produttori locali che forniscono allo chef materie prime preziose e rare, dallo zafferano di Fiesole al pomodoro pisanello o il fagiolo rosso di Lucca.
A sottolineare il legame fortissimo che Villa San Michele coltiva con il territorio. Ma non si vive di sola Toscana e Cozzolino non dimentica di rivolgere la sua attenzione a prodotti eccellenti di altre regioni, come la Campania che è la sua terra. Basti per tutti l’esempio della mozzarella di bufala, che per lui è solo del caseificio Barlotti.
a cura di Federico Lorefice
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