Il mercato del whisky scozzese è in crescita e nel 2022 è stato registrato un incremento del 21% delle bottiglie esportate a livello globale. A Vinitaly 2023 il distillato è stato protagonista di un abbinamento con le lunghe stagionature del Parmigiano Reggiano DOP durante una masterclass organizzata da Scottish Development International.
Il whisky è tra i maggiori distillati esportati all’estero e conferma uno storico legame con la Scozia, terra delle migliori distillerie di uno degli spirits più raffinati per eccellenza.
A Vinitaly 2023, alcune tra le migliori distillerie “single malt” sono state protagoniste di un abbinamento ricercato quanto fine con le lunghe stagionature del Parmigiano Reggiano, durante la masterclass promossa da Scottish Development International in collaborazione con il Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano.
Secondo la Scotch Whisky Association (SWA), per la prima volta nel 2022 le esportazioni globali di whisky scozzese hanno superato i 6 miliardi di sterline (6,8 miliardi di euro circa). Anche il numero di bottiglie da 70 cl esportate è cresciuto del 21%, raggiungendo gli 1,67 miliardi di euro. In base ai dati ISTAT, invece, nel 2022 il valore delle importazioni di whisky dal Regno Unito si è attestato su una crescita del 66,5% rispetto al 2021, superando gli 88 milioni di euro. Questi brillanti risultati raggiunti nello scorso anno sono stati favoriti dalla riapertura delle attività ricettive nei principali mercati, mentre il comparto ha segnato un evidente avanzamento grazie alle referenze di punta e al desiderio di acquisto di prodotti di qualità e pregio.
I pairing tra Parmigiano Reggiano e whisky
È stata proposta una degustazione di diverse stagionature di Parmigiano Reggiano (dai 36 ai 90 mesi) abbinate ad una selezione premium di whisky scozzesi.
La distilleria protagonista del primo abbinamento è stata Arran, piccolo produttore di whisky single malt tra la penisola del Kintyre e la costa scozzese, dove l’acqua per la produzione di whisky proviene dal lago naturale di Loch Na Davie. Il suo Single Malt Barrel Reserve, invecchiato per 7 anni in botti ex-Bourbon, è stato accostato ad un Parmigiano Reggiano DOP stagionato 36 mesi. Il secondo assaggio ha visto l’ingresso di Douglas Laing, un imbottigliatore indipendente, che ha portato nel bicchiere le note marine di Rock Island (Blended Malt) whisky invecchiato 10 anni, prodotto esclusivamente con single malt provenienti da distillerie delle Isole di Islay, Jura, Arran e dalle Orcadi, in abbinamento ad una stagionatura di 48 mesi di Parmigiano. È stata poi la volta di Glencadam, distilleria della Contea di Angus, con quasi 200 anni di attività, che ha portato in scena il suo White Port Cask Finish (Single Malt), un whisky invecchiato 15 anni con spiccati sentori di frutti di bosco, pan di spagna, miele d’acacia e rabarbaro in umido, abbinato a un Parmigiano di 70 mesi. Il gran finale è stato affidato a Tormintoul, distilleria con uno dei malti più delicati dello Speyside, presente con il suo Speyside Glenlivet (Single Malt), un whisky con 18 anni di invecchiamento alle spalle, che gli hanno conferito un profilo aromatico morbido e rotondo, perfetto con la stagionatura di 90 mesi di Parmigiano Reggiano.
A ricercare gli abbinamenti vincenti tra le due eccellenze è stato Walter Gosso, Brand Ambassador di Rinaldi 1957 e barman di lungo corso con una carriera iniziata nei locali storici di Torino, proseguita in Spagna e intorno al mondo, dagli USA al Sud America.
a cura di SZ
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